Salute

Iperidrosi: come gestire la sudorazione eccessiva

Se si suda troppo anche in assenza di caldo o umidità, si potrebbe avere questo disturbo che potrebbe favorire lo sviluppo di micosi: ecco gli accorgimenti da adottare per gestire l'iperidrosi nella quotidianità

Sudare mentre si corre una maratona? Normale. Sudare mentre si è seduti tranquillamente alla scrivania? Insolito, ma non per chi soffre di iperidrosi, il cui corpo diventa un fiume in piena senza preavviso e apparente motivo.

Iperidrosi primaria

«La sudorazione abbondante e non motivata dal caldo esterno, dall’attività fisica o da altre malattie è definita iperidrosi primaria. È un disturbo cronico legato a un’alterata regolazione del sistema nervoso simpatico. Quella parte, per intenderci, che controlla le reazioni automatiche del nostro corpo in situazioni di stress o emergenza. Spesso l’iperidrosi primaria compare in giovane età e causa una produzione di sudore esagerata, che va oltre le esigenze fisiologiche della termoregolazione». Anna Campanati è professore associato presso la clinica dermatologica dell’Università Politecnica delle Marche e membro del comitato scientifico della Società italiana di dermatologia e malattie sessualmente trasmesse (Sidemast).

Gruppo San Donato

L’iperidrosi secondaria, invece, è accompagnata da altri sintomi oltre il sudore e può essere causata da alcune malattie.

Iperidrosi: le cause emotive e quelle alimentari

«È un disturbo che interessa diverse parti del corpo, soprattutto le ascelle, le mani, i piedi, il cuoio capelluto e il volto». Enzo Berardesca è Direttore della Dermatologia Clinica dell’Istituto Dermatologico San Gallicano di Roma. «In alcuni individui già predisposti, la sudorazione eccessiva è scatenata da fattori emozionali, come:

  • lo stress,
  • l’ansia,
  • la paura,
  • l’agitazione,
  • o alimentari, come per esempio l’abuso di alimenti e bevande con sostanze eccitanti».

«In assenza di patologie, alla base di questo problema troviamo un’alterata risposta del sistema nervoso autonomo. In questi casi i ricettori periferici si attivano più facilmente rispetto a quelli di altri individui, determinando frequentemente la stimolazione della ghiandola sudoripara che produce il sudore».

Attenzione a funghi e batteri

Se questo disturbo non viene curato, oltre a influire negativamente sulla qualità della vita, può anche favorire lo sviluppo di infezioni batteriche o fungine. Con l’umidità, l’epidermide bagnata e l’alta temperatura, questi organismi tendono a proliferare più frequentemente.

La crema che blocca il sudore

La soluzione più recente e innovativa è stata approvata nel 2023 dall’Agenzia italiana del farmaco. Si tratta di un trattamento che consiste nell’applicazione sulla pelle di un farmaco topico, quindi in crema, a base di glicopirronio bromuro all’1% due volte a settimana.

«Questa sostanza dopo solo otto giorni di trattamento riduce la produzione di sudore agendo sui recettori dell’acetilcolina, un neurotrasmettitore che stimola la secrezione di fluidi corporei da parte delle ghiandole sudoripare», fa sapere Campanati. «In questo modo viene bloccato il meccanismo che attiva la sudorazione stessa e se ne inibisce l’input, con risultati che durano fino a un anno e cinque mesi circa senza effetti collaterali». Il prodotto si acquista dietro presentazione della ricetta specialistica e può essere applicato da soli seguendo le indicazioni.

Usa prodotti antitraspiranti contro la iperidrosi

«L’iperidrosi si può tenere sotto controllo inibendo l’attivazione delle ghiandole sudoripare. Lo si può fare usando localmente prodotti specifici antitraspiranti che chiudano il lume ghiandolare in modo da non far fuoriuscire il sudore. Generalmente si usano prodotti con sali d’alluminio che riducono la quantità di sudore espulsa dalle ghiandole sudoripare». Attenzione, però: i deodoranti “tradizionali” consentono di neutralizzare l’odore del sudore ma non agiscono sulla sudorazione.

La tossina botulinica

Un’altra soluzione, in uso da tempo, consiste nelle iniezioni sottocutanee di tossina botulinica. È una sostanza di origine batterica in grado di bloccare la secrezione del sudore da parte della ghiandola sudoripara. La tossina, esattamente la stessa utilizzata per stendere le rughe della fronte, paralizza i nervi che trasmettono i segnali responsabili del meccanismo della sudorazione.

Il trattamento è indicato soprattutto per la gestione dell’iperidrosi ascellare quando non si ottengono risultati con gli antitraspiranti, e può essere eseguita solo da medici specializzati in medicina estetica.

Intervento ambulatoriale

Viene iniettata a livello ambulatoriale mediante piccole iniezioni nel cavo ascellare, per cui in genere non è necessaria alcuna anestesia, oppure nel palmo delle mani o nella pianta del piede, dove invece è suggerita una lieve anestesia locale. Da un paio di anni si può utilizzare anche sulla testa. Le prime a ricorrere a questo trattamento (in realtà adottato per proteggere la piega del parrucchiere) sono state Michelle Obama e alcune star di Hollywood.
L’efficacia è variabile a seconda della zona trattata e ha una durata media di nove-dodici mesi per quanto riguarda l’iperidrosi ascellare, circa la metà per l’eccesso di sudore a mani e piedi.

Non assumere sostanze eccitanti

«Sia per prevenire sia per gestire meglio la sudorazione eccessiva, non bisogna esagerare con l’assunzione di sostanze “eccitanti”, come la caffeina e la teina. Queste, infatti, possono aumentare il livello di reattività delle ghiandole sudoripare».

Iperidrosi: non esagerare con questi alimenti

«L’iperidrosi è spesso provocata da alcuni stimoli olfattivi e/o gustativi. Quindi sarebbe meglio consumare moderatamente cibi troppo speziati, salati o piccanti. Inoltre il mio consiglio è quello di evitare di bere alcol».

Indossa vestiti e calze giuste

«In casi di iperidrosi, l’imperativo è: bisogna far respirare la pelle. È necessario indossare abiti e calzature traspiranti, in grado di far evaporare l’acqua che viene generata dal sudore. È meglio evitare le calze di cotone, che trattengono l’umidità, ed è bene alternare le scarpe in modo che abbiano il tempo di asciugarsi completamente. Quando è possibile, indossare sandali o ciabatte aperte».

Iperidrosi: controlla l’igiene personale

«L’igiene personale viene prima di tutto. Soprattutto dopo l’attività fisica, bisogna farsi subito una doccia, per evitare che il sudore rimanga troppo tempo a contatto con la pelle».

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