Salute

Fisioterapia: utile per Covid, ma sono tante le sue applicazioni

Fisioterapia e la vita si rimette in movimento. L'Associazione Italiana Fisioterapisti (AIFI) ha scelto un messaggio semplice e diretto per la Giornata Mondiale della Fisioterapia che si tiene come sempre l’8 settembre 

Il ruolo della fisioterapia durante l’emergenza Covid. È questo il focus per la Giornata Mondiale della Fisioterapia del 2020. Ecco perché si è scelto lo slogan «e la vita si rimette in movimento». Sono diversi i reparti Covid degli ospedali che hanno messo a punto un vero e proprio programma di riabilitazione per i pazienti colpiti da coronavirus. Coloro che ne hanno più bisogno sono quelli che sono rimasti per settimane ricoverati nelle Terapie Intensive. In alcuni casi devono reimparare a muoversi e a camminare. Il ruolo del fisioterapista diventa quindi centrale.

Quella del fisioterapista è una figura sempre più centrale. In troppi sono convinti che il suo ruolo si esaurisca nei trattamenti riabilitativi o nei massaggi terapeutici. In realtà si occupa anche di prevenzione, terapia del dolore e agisce sulle anomalie del movimento. È fondamentale però rivolgersi sempre a un professionista. Ecco come sapere se il fisioterapista a cui vi state rivolgendo è un esperto.

Gruppo San Donato

Fisioterapia e riabilitazione ortopedica

È la parte della fisioterapia più conosciuta. Tendenzialmente il paziente si rivolge al fisioterapista solo in presenza di dolore. In realtà qui la sua azione di prevenzione può essere determinante per evitare di avere il dolore.

In genere ci si rivolge a questo professionista per capire perché abbiamo un dolore allo scheletro. I più comuni sono la lombalgia, la cervicalgia, l’ernia al disco ma anche dolori al ginocchio o alle anche.

Fisioterapia e riabilitazione neurologica

I pazienti neurologici hanno bisogno di terapie di riabilitazioni molto lunghe, a volte addirittura che durano per tutta la loro vita. Spesso il fisioterapista lavora in squadra con altri medici. Il suo ruolo è molto importante nella riabilitazione di molte patologie neurologiche. Le più importanti sono:

  • la malattia di Alzheimer,
  • la sclerosi multipla,
  • i traumi cranici,
  • le lesioni midollari,
  • la malattia di Parkinson,
  • la Sclerosi laterale amiotrofica,
  • la fibrosi cistica,
  • la sindrome di Down,
  • la malattia di Huntington.

La terapia manuale 

La terapia manuale comprende l’insieme delle manipolazioni e delle mobilitazioni attraverso le quali il fisioterapista allevia il dolore o permette una maggiore elasticità dei tessuti muscolari.Questo tipo di terapia agisce anche sul sistema nervoso centrale.

Contestualmente il fisioterapista può assegnare anche degli esercizi da svolgere presso la propria abitazione o in palestra, che siano da aiuto alla terapia manuale svolta nell’ambulatorio privato o in quello dell’ospedale.

Insieme alle manipolazioni e alle mobilitazioni, il fisioterapista può utilizzare anche il laser, la tecarterapia e altri mezzi per alleviare il dolore e abbassare i livelli di infiammazione.

Fisioterapia e riabilitazione dopo un intervento chirurgico o un trauma 

Sono cinque le fasi per la corretta fisioterapia dopo un intervento chirurgico o un evento traumatico.

  1. Riduzione del dolore e dei livelli di infiammazione;
  2. ripristino del movimento e dell’elasticità articolare;
  3. rinforzo dei muscoli;
  4. recupero del gesto motorio;
  5. miglioramento della propriocezione.

Evidenze scientifiche  

È scientificamente provato che la terapia del fisioterapista migliora la condizione dei muscoli e dello scheletro, sia per quanto riguarda il dolore, sia la funzionalità. In alcuni casi l’intervento del fisioterapista esperto può arrivare a evitare un intervento chirurgico

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