Colonscopia e Intelligenza artificiale: un binomio che potrà rivoluzionare la diagnosi e la cura del cancro al colon retto. L’Intelligenza artificiale sta diventando sempre più un’alleata per la salute. Specialmente il suo utilizzo nella diagnostica sta facendo fare passi da gigante ai medici, sia dal punto di vista della precisione, sia da quello della velocità. Individuare un tumore quando è ancora agli albori diventa estremamente più semplice.
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Cos’è la colonscopia?
Alcune sperimentazioni cliniche hanno dimostrato che l’applicazione dell’Intelligenza artificiale alla colonscopia dà risultati un tempo neanche immaginabili. La colonscopia è l’esame che i medici consigliano negli screening per la prevenzione del cancro del colon retto. È un test piuttosto invasivo. Lo specialista inserisce l’endoscopio nel retto del paziente fino a raggiungere il colon. L’endoscopio è un tubo sottile e flessibile che ha una telecamera alla sua estremità. Grazie alle immagini decodificate in un computer, il medico riesce a individuare se ci sono lesioni precancerosi, come i polipi e altri segni di cancro.
Colonscopia e Intelligenza artificiale: errori diagnostici ridotti al minimo
Se si utilizza l’Intelligenza artificiale insieme alla colonscopia la precisione della diagnosi aumenta tra il 10 e il 13 per cento. Il dato è particolarmente importante, perché con la colonscopia tradizionale 2 tumori al colon retto su 10 non vengono visti. L’Ia riesce infatti a scovare anche i polipi di dimensioni minuscoli, difficilissimi da individuare perfino da un occhio esperto e allenato. Sappiamo che una diagnosi precoce su tumori piccoli è il modo più efficace di trattarli e di puntare alla guarigione del paziente. Questi dispositivi riescono a migliorare il tasso di identificazione delle lesioni del colon addirittura del 44 per cento. Gli errori di diagnosi sono ridotti al lumicino.
Colonscopia e Intelligenza artificiale: anche costi minori
Ma c’è di più. I Servizi Sanitari Nazionali, sempre alla ricerca di fondi, hanno anche un risparmio economico notevole con il suo utilizzo. Lo ha dimostrato per la prima volta uno studio pubblicato da The Lancet Digital Health. La ricerca è stata coordinata da Alessandro Repici e Cesare Hassan, docenti di Humanitas University, insieme a ricercatori dell’Università norvegese di Oslo.
Perché costa meno?
Innanzitutto c’è il discorso della prevenzione. Modelli matematici ormai acquisiti hanno dimostrato che per ogni euro investito nella prevenzione dei tumori e delle malattie croniche, ne fa guadagnare tre. Lo studio italo norvegese ha confermato che l’uso dell’Intelligenza artificiale in questo campo costa circa 18 euro in più, rispetto all’esame tradizionale. In tre decadi, oltre a un numero maggiore di pazienti curati tempestivamente, l’investimento degli ospedali per avere questo dispositivo garantisce un risparmio, perché evita molte delle spese mediche necessarie quando si affrontano tumori che si trovano in stadi più avanzati.
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