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Il cervello che non invecchia

A Healthytude gli esperti riuniti da OK spiegano come allenare la mente e mantenerla giovane

Il segreto per un cervello giovane ed efficiente? Usarlo. Letizia Leocani, specialista in neuroriabilitazione e neurofisiologia sperimentale all’Irccs Ospedale San Raffaele di Milano, cita gli esempi di personaggi che in età avanzata hanno dato prova di facoltà mentali straordinarie: da Pablo Picasso, che ha ritratto a 91 anni, al grande architetto americano Frank Lloyd Wright, che ha collaborato con il Guggenheim Museum fino a 92 anni. «Queste prestazioni sono possibili grazie alla plasticità cerebrale, che può essere definita come il rimodellamento della funzione o della struttura dei neuroni», spiega Leocani. «La buona notizia è che recentemente si è scoperto come nei centri della memoria possano formarsi nuovi neuroni anche a 90 anni».

Non è mai troppo tardi per imparare

Insomma, non è mai troppo tardi per imparare. Attività particolarmente adatte a mantenere giovane il cervello, secondo la specialista, sono suonare uno strumento musicale e dedicarsi a uno sport, ma non vanno trascurati aspetti quali le relazioni sociali, la curiosità, la danza, il gioco… «Si è visto recentemente che la plasticità cerebrale può essere opportunamente potenziata attraverso la stimolazione transcranica, una tecnica non invasiva di neuromodulazione che ha dimostrato effetti a lungo termine anche sull’apprendimento motorio e infatti viene impiegata con successo in campo sportivo».

Gruppo San Donato

La ginnastica mentale

Giuseppe Iannoccari, neuropsicologo, docente all’Università Statale di Milano e presidente dell’Associazione Assomensana, sostiene l’importanza dell’esercizio quotidiano, quella che lui definisce ginnastica mentale. «La ginnastica mentale è un protocollo di stimolazione cognitiva, una vera e propria palestra per la mente. I capisaldi? Gli esercizi sono alla portata di tutti, devono essere graduali per livello di difficoltà e devono coinvolgere tutte le abilità cognitive, perché solo così il cervello funziona correttamente. Un consiglio utile è evitare le cosiddette protesi mentali, cioè tutti quegli apparecchi come le calcolatrici, le agende elettroniche e i navigatori. Non vanno demonizzati, ma prima di utilizzarli, utilizziamo la nostra testa».

Allenare la memoria

Infine, in consigli di Matteo Salvo, primo italiano a essersi aggiudicato il titolo di International Master of Memory ai Campionati Mondiali di Londra nel 2013, per allenare la memoria. «Il primo consiglio per allenare la memoria è… allenarla, nel senso che molte persone pensano di non avere memoria e non fanno nulla per allenarla, cioè segnano anche una lista della spesa composta da sole cinque voci. In questo modo la memoria finisce per atrofizzarsi, invece andrebbe stimolata costantemente, per esempio utilizzando le associazioni per immagini, che hanno un effetto potentissimo sulla memorizzazione. Per memorizzare vocaboli di una lingua straniera come l’inglese si possono creare associazioni bizzarre in modo da sfruttare la memoria emotiva e creativa a lungo termine. Per esempio, se devo imparare come si dice ciglio (eyelash) posso immaginare di tirare le mie ciglia, che gridano “ahi, lascia!”».

Il video completo della tavola rotonda

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