DipendenzaSalute Mentale

il 60% degli studenti soffre di dipendenza da smartphone

Secondo uno studio americano i ragazzi lo utilizzano per 9 ore al giorno, le ragazze per 10; l'invio di messaggi è l'attività che crea maggior dipendenza.

La dipendenza dagli smartphone non è una novità, soprattutto per i più giovani che sfruttano ogni momento per collegarsi a internet, ascoltare musica, mandare messaggi e connettersi ai social network. Al di là delle ripercussioni sociali e relazionali, uno studio condotto dagli scienziati della Baylor University di Waco, in Texas, e pubblicato sul Journal of Behavioral Addictions, ha svelato quali sono le attività che creano più dipendenza legate all’uso dei cellulari.

Dopo aver analizzato i questionari di 164 studenti, di età compresa tra 19 e 22 anni e iscritti a un college in Texas, gli studiosi hanno affermato che il 60% sarebbe dipendente dallo smartphone, utilizzandolo per ben 9 ore al giorno, e si mostrerebbe agitato se impossibilitato a connettersi. Le ragazze, addirittura, starebbero con il telefono in mano per 10 ore, in particolare per navigare su Amazon e ascoltare Spotify, mentre i maschi per 9 ore, prediligendo la lettura di libri e usando Twitter. L’attività che crea più dipendenza è l’invio di messaggi (94,6 minuti al giorno), seguiti dalle email (48,5 minuti). Subito dopo c’è Facebook, che porta via 38,6 minuti al dì, e poi Internet (34,4 minuti) e la musica (26,9). Il ricercatore James Roberts, professore di Marketing presso la Hankamer School of Business di Baylor, pone l’accento su un aspetto importante: «l’uso eccessivo di cellulari pone una serie di possibili rischi per gli studenti: potrebbe rappresentare una via di fuga dall’aula o potrebbe diventare uno strumento per copiare».

Gruppo San Donato

POSSONO INTERESSARTI ANCHE:

Donna-oggetto: il vero pericolo viene da Facebook

E’ selfie-mania: i patiti dell’autoscatto sono narcisisti più inclini a disturbi psicologici

Porno online: ormai è un’abitudine per 8 ragazzi su 10

Fantasie ‘hot’: quali sono normali? Le classifica uno studio

 

Mostra di più
Pulsante per tornare all'inizio