Salute Mentale

I videogiochi fanno bene alla salute mentale, tutto sta nella dose

Una imponente meta analisi ha promosso l'uso dei video giochi, che però non dovrebbero essere utilizzati per più di mezz'ora al giorno

Quali sono gli effetti dei videogiochi sul cervello? Milioni di italiani giocano ogni giorno ai videogames per una media di almeno un’ora al giorno. Evidente che si stia moltiplicando l’attenzione su questo argomento nei principali centri di ricerca. L’attenzione più alta è per le conseguenze su bambini e adolescenti.

Una recente ricerca ha analizzato i risultati di 116 studi scientifici per capire come giocare ai videogiochi possa influenzare i comportamenti e il cervello. I risultati si possono leggere sulla rivista scientifica Frontiers in Human Neuroscience.

Gruppo San Donato

Effetti dei videogiochi sul cervello: cambiamenti anche nella struttura, non solo nei comportamenti

Il primo risultato importante è quello che spiega che giocare ai videogiochi non solo cambia le prestazioni del nostro cervello, ma addirittura la sua struttura.

Sappiamo ad esempio che giocare ha un impatto sulla capacità di attenzione, migliorandola. Lo dimostrano alcune risonanze magnetiche: le regioni del cervello che hanno un ruolo nell’attenzione appaiono più efficienti nei giocatori, rispetto a chi non gioca. Ma c’è di più. Ai giocatori servono meno stimoli per concentrarsi su compiti anche sfidanti.

Migliorano le capacità visuo-spaziali

Il secondo risultato dimostra che giocare aumenta le dimensioni e le capacità delle aree cerebrali responsabili per le abilità visuo-spaziali, la capacità di una persona di identificare le relazioni spazio visive tra gli oggetti. A lungo termine i giocatori mostrano un ippocampo più grande.

Studenti più bravi, se non esagerano con le ore di gioco

Un altro studio evidenzia come anche i bambini possono vedere risultati migliori a scuola se giocano senza abusarne ai videogiochi. I ricercatori hanno utilizzato delle scansioni del cervello di alcuni ragazzini mentre erano impegnati in alcuni test logici. Chi gioca mezz’ora al giorno aveva risultati migliori dei non giocatori.

Tra gli effetti dei videogiochi sul cervello, la riduzione dello stress

Una ricerca ha invece sottolineato come alcuni giochi riducano i livelli di stress, migliorando la loro condizione di salute mentale. Quando si gioca il cervello è concentrato su cosa fare per restare in vita, distraendoli dai loro problemi quotidiani.

Effetti dei videogiochi sul cervello: negli anziani aiuta la memoria e rallenta il declino cognitivo

Uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Nature ha dimostrato che l’uso di alcuni videogame possono migliorare le prestazioni cognitive negli anziani. Coloro che giocano per dodici ore in un mese possono migliorare le loro prestazioni in termini di memoria e attenzione. Queste abilità permangono per sei mesi dopo l’allenamento.

I giochi di strategia sono particolarmente indicati per fornire protezione contro la demenza, tra cui anche l’Alzheimer.

Quali sono gli effetti negativi?

Il punto dolente è che i videogames possono diventare additivi, in termini tecnici si parla di internet gaming disorder. In questi casi ci sono alterazioni funzionali e strutturali nel sistema neurale di ricompensa. È l’area responsabile del piacere, dell’apprendimento e della motivazione.

Attenzione però ai giochi violenti. Le immagini hanno un impatto sull’attività del lobo sinistro frontale inferiore e della corteccia cingolata anteriore. Sono due aree fondamentali nel controllo delle emozioni e dei comportamenti aggressivi.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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