Psicologia

Salute mentale: perché ancora così tanti pregiudizi?

Nonostante colpisca milioni di italiani, in troppi hanno convinzioni sbagliate e la politica resta a guardare

I pregiudizi sulla salute mentale non riescono a essere superati. Il 6% degli italiani soffre di depressione, che diventano il 14% tra le persone anziane. Tra chi è in difficoltà economica i dati sono da incubo: il 30% ha sintomi di depressione. Dopo gli 85 anni i depressi arrivano al 14% del totale. In più hanno almeno altre due malattie croniche. I dati arrivano dall’Istituto Superiore di Sanità e riguardano il biennio 2021-2022.

Pregiudizi sulla salute mentale nonostante sia un problema per molti giovanissimi

Anche i numeri relativi agli adolescenti sono da brivido, anche per effetto della pandemia legata a Covid 19, di cui paghiamo ancora le conseguenze. Gli adolescenti depressi hanno ormai sfondato il muro del 20%, raggiungendo il 23, quasi uno ogni quattro. Il 28% di loro vive costantemente in ansia.

Gruppo San Donato

Va ricordato come la metà dei disturbi legati alla salute mentale compaia prima dei 15 anni e in 8 casi su 10 arrivano prima dei 18. Spesso queste situazioni condizionano l’intera vita delle persone colpite.

In troppi non si rivolgono a personale qualificato

Uno dei problemi più importanti è che il 28% degli adulti e il 38% degli anziani non cercano un aiuto professionale presso psicologi o psichiatri. In troppi si limitano a parlarne con amici e familiari.

Proprio per questo in occasione della Giornata mondiale della salute mentale, gli esperti si sono posti l’obiettivo di far crescere la consapevolezza sui problemi di salute mentale, combattere stigma e discriminazioni.  Il tema è proprio “La salute mentale è un diritto universale“.

Pregiudizi sulla salute mentale: resiste lo stigma della pazzia

Nonostante questi numeri importanti intorno alla salute mentale ruotano ancora moltissimi pregiudizi. Arriva subito lo stigma, se una persona è in cura da uno psichiatra. Una sorta di condanna sociale. Le malattie mentali sono patologie vere e proprie, esattamente come tutte le altre. Quando si ha un problema di cuore, nessuno pensa che ci sia niente di male ad andare da un cardiologo. Quando ci si rompe un braccio, si va dall’ortopedico. Perché se ci si sente sopraffatti dall’ansia, invece, non ci si può rivolgere a uno psicologo?

Difficilissimo trovare uno psicologo passando dal Servizio Sanitario Nazionale

C’è poi una questione meramente economica, che fa sostenere a molti come andare dallo psicologo o dallo psichiatra come una faccenda per ricchi. Nel Sistema Sanitario Nazionale lavorano circa 5.000 psicologi. Con i numeri che abbiamo elencato prima, il dato è gravemente insufficiente. In pratica c’è uno psicologo ogni 30.000 abitanti. La media europea è di tre volte tanto. La media europea di spesa per la salute mentale è intorno al 12 per cento. Da noi è al 3,5.

Pregiudizi sulla salute mentale: gli psicofarmaci

Anche l’eventuale ricorso agli psicofarmaci crea molta diffidenza. In quasi 3 casi ogni 10 il ricorso alle terapie farmacologiche possono fare davvero la differenza. I benefici superano di molto i rischi. Anche in tanti altri casi, specie all’inizio di una terapia possono essere importanti per conquistare una consapevolezza diversa. Naturalmente la psicoterapia non farmacologica resta essenziale, ma a volte è insufficiente.

In molti sono ancora convinti che gli psicofarmaci creino dipendenza. Questo poteva essere vero molti anni fa, ma ora non è più così. La convinzione nasce dal fatto che spesso le persone non seguono le terapie in modo corretto, ma ricorrono al fai da te.

L’iniziativa di Onda per la diagnosi precoce e l’accesso alle cure

Arriva anche l(H) Open Day Salute Mentale. Quest’anno si è deciso di dedicarlo al ricordo di Barbara Capovani, la giovane psichiatra uccisa ad aprile scorso mentre stava rientrando a casa dopo il lavoro. La sicurezza degli operatori della salute e delle persone fragili va tutelata. In questa giornata si sottolinea l’importanza che venga accolta la crescente domanda di salute mentale da parte di chi ne ha bisogno e che i servizi dedicati vengano di conseguenza potenziati.

Più di cento le strutture coinvolte

Tutti i servizi offerti con indicazioni su date, orari e modalità di prenotazione sono consultabili sul sito www.bollinirosa.it.

Le oltre 120 strutture del network Bollino Rosa e i presidi dedicati alla salute mentale che hanno aderito all’iniziativa offriranno gratuitamente:

  • visite psichiatriche,
  • colloqui psicologici,
  • sportelli di ascolto,
  • somministrazione di test,
  • info point,
  • conferenze,
  • distribuzione di materiale informativo per ansia, depressione, schizofrenia, disturbi dell’umore e del sonno, psicosi e disturbi del comportamento alimentare.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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