Salute Mentale

Anoressia e bulimia, cosa dire a chi ne soffre

Comunicare alle persone affette da disturbi del comportamento alimentare disponibilità, sostegno e comprensione è fondamentale per la guarigione

Le parole sono importanti

Le parole sono importanti

Le parole, gli atteggiamenti e i gesti delle persone care, dai familiari agli amici, sono fondamentali per aiutare a superare disturbi alimentari come anoressia e bulimia nervosa. Delle 3 milioni di persone che in Italia soffrono di disordini del comportamento alimentare (DCA), circa 2 milioni sono adolescenti e per loro essere circondati da persone che non li abbandonano, ma al contrario li comprendono e spronano a combattere, è vitale.

L’esordio di anoressia e bulimia nervosa può essere favorito da alcuni fattori scatenanti, come un lutto, una separazione, un trasferimento o l’inizio di una dieta. Tutti eventi che fanno leva sulla vulnerabilità biologica e psicologica della persona, legata a fattori individuali, familiari o socioculturali. I ricercatori del team DCA del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Milano-Bicocca danno alcune indicazioni guida per approcciare le difficoltà di chi vive queste condizioni, consigliando i messaggi migliori da dare a chi soffre di anoressia o bulimia.

Gruppo San Donato

Comprensione

Comprensione

Il primo messaggio da dare è di totale comprensione. È importante far capire alla persona che soffre di disturbo alimentare che non sta impazzendo e che l’anoressia e la bulimia sono malattie vere, considerate tali dall’intera società.

Anche se il disturbo psichiatrico fa paura, bisogna parlarne senza paletti e tabù, come è stato fatto nel libro Corpi senza peso, dove sono narrate 5 storie di anoressia nervosa, il DCA più diffuso tra i giovani e più temuto dalle famiglie.

Sostegno

Sostegno

Comunicatele sostengo, facendo capire alla persona malata che non è sola e che, se chiede aiuto, chi le vuole bene la aiuterà e non la abbandonerà.

Positività

Positività

Per quanto possa essere difficile, fatele capire che avrà la possibilità di stare meglio e che non deve arrendersi. In molti pensano che i disturbi alimentari siano più frequenti tra il sesso femminile, ma in realtà sono sempre di più i ragazzi adolescenti che si ammalano di anoressia o bulimia e che fanno fatica a parlarne. Nel caso non arrivi la richiesta di aiuto, amici e genitori devono fare attenzione ad alcuni segnali: per conoscerli leggi qui.

Appoggio

Appoggio

Datele appoggio e fatela sentire importante, sottolineando il fatto che deve continuare a combattere per tornare a stare bene. Il sostegno psicologico, per chi è affetto da disturbi alimentari ed è vulnerabile alle influenze esterne, è cruciale per andare avanti con motivazione nel percorso di recupero. Qui un consiglio alle mamme su come parlare di anoressia alla propria figlia.

Disponibilità

Disponibilità

Rendetevi disponibili a capire le sue motivazioni e quello che sta passando. Soprattutto gli amici, devono comunicare vicinanza, evitando assolutamente critiche, proposte insistenti e altri comportamenti sbagliati.

 

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