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Perché la carne biologica è di maggiore qualità?

Allevamento a terra e all'aperto, ridotto uso di antibiotici, mangime controllato. Sono queste le peculiarità degli allevamenti bio che mettono al primo posto il benessere animale

Il biologico è un tema che interessa sempre di più i consumatori italiani. Attenti non solo alla propria salute ma anche a quella dell’ambiente. Il dilagare della dicitura “bio” e “organic” sugli scaffali dei supermercati, però, può disorientare l’acquisto e stuzzicare lo scetticismo di chi pensa si tratti solo una strategia di marketing.

Per fortuna non è così. E gli esperti di nutrizione lo confermano: il cibo biologico è migliore perché più sano e rispettoso dell’ambiente. Parlando di carne, i nutrizionisti hanno dimostrato che quella proveniente da allevamenti biologici contiene il 50% in più di omega 3, i cosiddetti grassi buoni che fanno bene all’organismo. Saperlo è importante, perché chi acquista biologico è profondamente interessato, non solo a mangiare prodotti salutari, ma anche a proteggere gli animali dagli allevamenti intensivi e dall’utilizzo di sostanze chimiche.

Gruppo San Donato

La dieta sana di polli e tacchini

Lo sa bene l’azienda marchigiana Fileni, che nella sua filiera totalmente rintracciabile sposa la filosofia del bio con allevamenti a terra e all’aperto, un’alimentazione controllata e un uso quasi inesistente di antibiotici. Per avere il massimo controllo sulla dieta dei suoi animali, il team coltiva direttamente una parte delle materie prime che poi utilizzerà nei mangimi, formulati con grano mais, soia, favino e pisello proteico. Tutti ingredienti che garantiscono ai polli e ai tacchini un’alimentazione sana e bilanciata.

Allevamento rigorosamente a terra e all’aperto

C’è poi il benessere animale, in termini di spazi e libertà. Fileni lo mette al primo posto allevando a terra e all’aperto per almeno ottanta giorni (anche più di cento nel caso dei tacchini) e lasciando gli animali liberi di razzolare su ampi terreni biologici con un rigido controllo della loro densità. All’interno delle strutture, infatti, non possono stare più di cinque polli o tacchini per metro quadrato, mentre nei parchetti esterni ogni animale ha a disposizione quattro metri quadrati di spazio.

Più spazio, meno antibiotici

Gli spazi ampi consentono a polli e tacchini di mantenersi attivi durante la giornata e di evitare assembramenti. Sono proprio gli episodi di sovraffollamento, infatti, ad alimentare la diffusione delle malattie infettive negli allevamenti e l’utilizzo di antibiotici. In questo modo, invece, le aziende biologiche riescono a ridurre, o addirittura eliminare, il ricorso ai farmaci, nonostante la normativa ne consenta una somministrazione per ciclo.

La carne biologica è amata dalle mamme

Proprio per il tema degli antibiotici la carne di pollo è stata a lungo sul banco degli impuntati, ma anche grazie all’impegno di aziende come Fileni, è stata ormai assolta. Questo è importante per i consumatori e in particolare per le mamme, attente agli acquisti per la salute dei loro bambini. Una cotoletta di tacchino o i bocconcini di pollo sono prodotti molto sfiziosi per i piccoli, a cui i genitori non vogliono rinunciare. Per questo, hanno promosso le etichette della linea di carni bianche e rosse Fileni Bio: buone, di qualità e senza Ogm che, con la proposta di un packaging ecocompatibile, sono anche sostenibili e attente al futuro del Pianeta.

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