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Tumore al polmone: ecco la web serie sull’impatto della malattia nella vita quotidiana

16Il tumore al polmone, con i suoi 40.882 nuovi casi ogni anno, è la terza neoplasia più frequente nella popolazione italiana, rappresentando la prima causa di morte per tumore negli uomini e la terza nelle donne. La web serie In famiglia all’improvviso, promossa da MSD Italia con il patrocinio di Salute Donna Onlus, Salute Uomo Onlus e WALCE – Women Against Lung Cancer In Europe onlus, racconta l’impatto del tumore del polmone sulla vita familiare e rinnova la sua narrazione diventando un audiolibro con una delle voci italiane più conosciute e apprezzate: l’attore e doppiatore Luca Ward.

“In famiglia all’improvviso” esplora l’esperienza e l’impatto della malattia nella vita quotidiana

Oltre al racconto dell’audiolibro, nel podcast, che raccoglie le testimonianze di Paoletta, Daniela, Giuseppe, Stefano, la voce si fa essenza del vissuto dei pazienti e strumento di approfondimento insieme alle informazioni sulla malattia e sui diritti dei pazienti e le storie vere raccolte con il contributo delle Associazioni pazienti. La campagna, con la sua nuova narrativa, si concentra soprattutto sull’esperienza e l’impatto della malattia nella vita quotidiana, consapevole dell’importanza della corretta informazione per accompagnare pazienti e familiari lungo tutto il percorso di cura. Vivere con una diagnosi di tumore del polmone ha, infatti, un impatto significativo non solo sulla vita del paziente, ma coinvolge profondamente anche tutto il nucleo familiare e i caregiver.

Gruppo San Donato

Fino a poco tempo fa i pazienti erano soli

«A dispetto dei numeri e della sua gravità, fino a pochi anni fa si conosceva ben poco del carcinoma polmonare e non se ne parlava sui mezzi d’informazione. In una parola, i pazienti erano soli», dichiara Annamaria Mancuso, Presidente di Salute Donna Onlus e Salute Uomo Onlus. «In questi ultimi anni, però, le cose sono in parte cambiate, grazie alla ricerca e allo sviluppo di terapie innovative e mirate, con un miglioramento dell’aspettativa e della qualità di vita di questi pazienti. È cominciata un’epoca diversa, caratterizzata da un nuovo racconto di questo grave tumore; una narrazione che parte dall’esperienza personale e dalla convivenza con la malattia che coinvolge tutta la famiglia».

L’impatto del Covid-19

La pandemia Covid-19 e la conseguente emergenza sanitaria hanno segnato drammaticamente lo scenario clinico e politico con ripercussioni importanti sui pazienti oncologici, in particolare quelli con tumore del polmone, più fragili e vulnerabili rispetto a questo virus. «Tante sono le sfide, molto complesso è stato continuare a gestire una malattia tempo-dipendente in un momento di caos, di disorientamento e di perdita di punti fermi. Le difficoltà da affrontare sono state molteplici e su vari fronti; tuttavia, già durante la prima ondata pandemica, ci si è “ritarati”, si sono attuate manovre di compenso per garantire ai pazienti la diagnosi e la cura adeguate», spiega Silvia Novello, Responsabile Struttura Semplice Dipartimentale Oncologia Polmonare presso l’AOU San Luigi
Gonzaga di Orbassano.

Tante sono state le novità e i cambiamenti nel processo diagnostico e nella terapia del tumore del polmone: due dei cambiamenti più impattanti, l’introduzione dell’immunoterapia come arma di trattamento e la medicina di precisione come nuova strategia di cura. A questi si sono aggiunti i test molecolari, fondamentali per una corretta definizione terapeutica, per i quali si auspica un accesso uniforme sul territorio nazionale. Questi cambiamenti
hanno significato e significano molto in termini di quantità e qualità di vita guadagnati».

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