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Primo intervento al mondo con robotiscopio al San Raffaele

Asportato un tumore al cervello. La paziente sta bene ed è già stata dimessa

È già casa la prima paziente al mondo sottoposta a un intervento neurochirurgico che ha permesso la rimozione di un tumore al cervello con l’utilizzo di un robotiscopio. Si tratta di un dispositivo digitale robotico di visualizzazione tridimensionale a controllo digitale. L’operazione è avvenuta nei giorni scorsi all’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano. L’intervento è stato eseguito dal professor Pietro Mortini, Primario di Neurochirurgia e Ordinario di Neurochirurgia all’Università Vita-Salute San Raffaele, insieme alla sua squadra di lavoro.

Cos’è il meningioma?

I medici avevano diagnosticato alla paziente un meningioma circa due mesi fa. Come si intuisce dal nome, il meningioma è un tumore che colpisce le meningi, i tessuti che rivestono a parte esterna del cervello. Sono più frequenti tra le donne adulte e il rischio cresce con l’aumentare dell’età. Rappresentano circa il 30% dei tumori cerebrali. Nella stragrande maggioranza dei casi non ha sintomi, come succede generalmente per i tumori che interessano il cervello. Solo in tre pazienti su dieci si manifestano dei sintomi. In questi casi si possono avere  crisi epilettiche e in caso di tumori di grande dimensione, deficit neurologici focali o alterazioni comportamentali e cognitive.

Gruppo San Donato

Cos’è il robotiscopio?

L’intervento è durato poco più di un’ora. Il robotiscopio è un microscopio-robot controllato completamente da remoto grazie ai movimenti della testa del chirurgo. È composto da due dispositivi principali: 

  1. il braccio robotico ad alta precisione, alla cui estremità è montato un gruppo di telecamere che trasmettono immagini video tridimensionale in tempo reale,
  2. il casco (Head-Mounted Display, HMD), indossato dal chirurgo con due micro schermi incorporati per la visualizzazione del campo operatorio e la gestione remota del sistema robotico.

In pratica il chirurgo impartisce i comandi al braccio robotico grazie a dei sensori di posizione ed accelerometri contenuti nel casco che indossa. Tutto questo attraverso piccoli e semplici movimenti della testa.

Robotiscopio: quali sono i vantaggi di questa tecnologia?

«Il robotiscopio ha molteplici vantaggi per quanto riguarda l’ingrandimento del campo operatorio» spiega il professor Mortini. «In particolare il chirurgo può agire in maniera continuativa senza interruzioni per la regolazione degli ingrandimenti e della messa a fuoco. Tutto questo grazie alla speciale tecnologia che consente di modificare le impostazioni dell’apparecchio con semplici movimenti della testa che vengono tramutati in movimenti del braccio robotico e delle telecamere tridimensionali ad alta risoluzione. Abbiamo iniziato operando un meningioma. Il campo di applicazione di questa nuova tecnologia sarà però tutta la neurochirurgia con una notevole riduzione dei tempi dell’operazione, una maggior precisione, il tutto a vantaggio dei pazienti”.

 

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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