Personaggi

Amaurys Pérez: «Combatto la vitiligine con la microfototerapia»

A causa dello stress per la vita movimentata tra pallanuoto e impegni tv, allo sportivo sono venute le chiazze bianche sulla punta delle dita e in viso, che cura con un’innovativa apparecchiatura dermatologica

Amaurys Pérez, ex pallanuotista azzurro e ora allenatore della De Akker di Bologna, racconta a OK Salute e Benessere della sua battaglia contro la vitiligine. Ecco il suo racconto.

Amaurys Pérez: «Dopo Ballando mi è uscita la vitiligine»

La prima volta è stata nel 2014, pochi mesi dopo la conclusione della nona edizione del talent Ballando con le stelle. Mi sono guardato le mani e ho visto le macchioline bianche sulla punta delle dita e lo specchio ne ha rivelate altre sul viso, ad altezza baffi. La vitiligine. «Oh, cavolo, non voglio diventare bianco!», è stato il mio primo, allarmato, pensiero, mentre osservavo quelle chiazze risaltare sulla mia carnagione bruna, io che sono originario di Cuba. Era – come ebbi a scoprire dopo – lo stress dell’ultimo intenso periodo della mia vita venuto a presentare il conto.

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Sport e impegni televisivi hanno acutizzato lo stress

All’epoca della chiamata di Milly Carlucci come concorrente del suo talent show, infatti, ero nel pieno della mia carriera da pallanuotista. Con la nazionale italiana avevo messo in bacheca un oro ai Mondiali di Shanghai 2011 e un argento alle Olimpiadi di Londra 2012 e in quell’ultimo scorcio del 2013 giocavo per l’Acquachiara di Napoli, che all’epoca lottava nelle posizioni di testa del campionato di A1 e per la prima volta partecipava alla Len Champions League, il più prestigioso torneo maschile europeo di squadre di club. Insomma, tra partite e allenamenti gli impegni erano tanti, e ora andavano ad aggiungersi anche quelli danzereccio-televisivi a Roma, con prove quotidiane assieme alla mia maestra e partner di ballo, Veera Kinnunen. Ogni giorno dovevo fare la spola tra la Capitale e Napoli o la città sede della partita. Tra auto, treno e aereo percorrevo migliaia di chilometri alla settimana.

Mi ricordo che, quando giocavamo al Nord, con il beneplacito del presidente e dei compagni di squadra dell’Acquachiara uscivo dopo il terzo tempo, sui quattro totali di ogni incontro pallanuotistico, per non perdere il volo o il treno che mi portavano a Roma. È andata avanti per tre esaltanti – a Ballando finimmo secondi – quanto intensi mesi. Troppo perché, poi, il fisico, su input della mente, non si lamentasse. Ecco, allora, questa malattia che blocca la produzione di melanina.

Amaurys Pérez: «Mi curo con la microfototerapia a luce fredda»

Lo ammetto, preso dall’ansia «da sbiancamento», ho fatto quel che non si deve fare, cercando la soluzione su internet al posto di ricorrere subito a un dermatologo. Tuttavia ho fatto ricerche accurate, finché non ho trovato un nuovo metodo brevettato da un’azienda italiana che mi ha intrigato: la microfototerapia a luce fredda. Si parlava di un’innovativa apparecchiatura in grado di inondare le sole macchie bianche con raggi Uvb in grado di riattivare le cellule che producono la melanina. Ho chiamato il numero verde indicato e ho fissato un appuntamento in un centro dermatologico specializzato. Con due sedute al mese le chiazze sul viso sono ben presto arretrate, mentre per quelle sulle mani, più resistenti, c’è voluto decisamente più tempo, ma il risultato è stato ugualmente eccellente.

A volte le macchioline si ripresentano

Oggi continuo con le sedute di mantenimento, una volta al mese, perché ogni tanto qualche macchiolina si ripresenta. Perché, nonostante abbia appeso la calotta al chiodo, continuo ad avere una vita bella piena. Sono, infatti, diventato allenatore della De Akker, la quadra di pallanuoto di Bologna, che in questa stagione disputerà con grandi ambizioni il campionato di A2. Questo, però, mi porta a fare avanti e indietro con la Calabria, perché la mia meravigliosa famiglia vive a Rende (Cosenza), dove, tanto per non farmi mancare niente, faccio anche l’imprenditore di birra artigianale. Inoltre, non ho abbandonato la tv: mi diverte, pur non avendo ambizioni di diventare, per esempio, attore e sapendo, da buon realista quale sono, che prima o poi il giochino finirà. Così mi divido anche tra gli studi televisivi di Roma e Milano, dove si registrano i programmi nei quali vado ospite.

La vitiligine è tornata dopo L’Isola dei famosi

Del resto la vitiligine si è ripresentata proprio in occasione della mia partecipazione al reality L’Isola dei famosi 13, due anni fa, tanto che al rientro in Italia il dermatologo che mi segue voleva picchiarmi. Quella in Honduras è stata un’esperienza dura, che all’inizio avevo sottovalutato. Dopo un mese trascorso senza la mia famiglia ero sul punto di crollare, ma fortunatamente mi hanno sostenuto gli altri concorrenti, come Bianca Atzei, Alessia Mancini, Nino Formicola e Jonathan Kashanian. Insomma, lo stress, con il quale la vitiligine viaggia a braccetto, è sempre in agguato.

Amaurys Pérez: «Il mio antistress è mia moglie Angela»

Per questo, dermatologo a parte, ho la fortuna di avere una psicologa davvero speciale e a disposizione ogni giorno: mia moglie Angela. È lei, la donna che mi ha regalato tre stupendi figli, a fare la differenza nella mia vita. Fondamentale anche nell’aiutarmi a combattere la tensione e l’ansia. «Stai tranquillo, respira, siediti e rilassati», mi si avvicina nei momenti di maggiore turbamento. «Cominciamo a parlare d’altro». Altre volte mi convince a fare una corsetta per scaricare il nervosismo. Sulla malattia della pelle, in particolare, mi raccomanda sempre: «Non ti guardare le macchie, dimenticatele, perché più te le guardi e più vai in paranoia». E ha ragione, i suoi consigli funzionano sempre. Ho davvero una bellissima moglie antistress!

Amaurys Pérez (testimonianza raccolta da Marco Ronchetto)

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