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Covid: un cerotto sostituirà i tamponi

In Giappone è stato creato il primo cerotto capace di rilevare il virus

Un cerotto al posto dei tamponi. È questo il risultato di uno studio svolto in Giappone per rendere meno invasiva la ricerca degli anticorpi specifici del virus. Un semplice cerotto per capire se si sia positivi o meno al coronavirus che causa Covid-19. I risultati della ricerca sono stati pubblicati in un articolo sulla rivista scientifica Scientific Reports. A raggiungere questo obiettivo i ricercatori  dell’Università di Tokyo.

Finora l’unico metodo è quello di utilizzare i famigerati tamponi. Il molecolare, che gli esperti considerano il più preciso, è invasivo e costoso. Impiega anche diverso tempo per dirci se siamo positivi o meno. Anche il tampone antigienico fai da te è comunque invasivo. Questo, insieme ad altri problemi, ne limita il ricorso.

Gruppo San Donato

Cerotto al posto dei tamponi: ecco come funziona

Il cerotto non solo è particolarmente rapido e meno invasivo, ma anche poco costoso. Questo sistema sfrutta l’analisi del liquido interstiziale (ISF), che è naturalmente presente negli strati dell’epidermide e del derma della pelle.

Gli esperti in forza al centro di ricerca giapponese hanno spiegato che il livello di anticorpi presenti nell’ISF è minore rispetto ai quantitativi che si trovano nel sangue. È comunque sufficiente per effettuare test di rilevamento.

Cerotto al posto dei tamponi: microaghi rivelano gli anticorpi specifici

Il team di ricerca ha realizzato dei microaghi porosi biodegradabili fatti di acido polilattico. Questi possono prelevare l’ISF dalla pelle. In un passaggio successivo, gli esperti hanno costruito un biosensore immunologico capace di identificare gli anticorpi specifici per il Sars-Cov-2.

Il sensore potrà essere usato anche per altri virus

Il gruppo di lavoro ha posizionato gli aghi sensori su un cerotto compatto in grado di individuare gli anticorpi in un tempo massimo di 3 minuti. L’obiettivo dei ricercatori è quello di dare un nuovo strumento per lo screening rapido di Covid-19. Il sistema potrà essere utilizzato anche per altre infezioni causate da virus differenti. I benefici quindi sono quelli di avere un metodo attendibile, efficace e a basso costo, adatta anche alle zone a basso reddito, un obiettivo chiave per la gestione globale delle epidemie.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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