Salute

Cure anti Covid disponibili: come abbattere il rischio di finire in ospedale?

Secondo l'Istituto Mario Negri meglio utilizzare subito gli antinfiammatori. A che punto siamo con pillole e monoclonali?

Quali sono le cure anti Covid che funzionano? I numerosissimi tamponi positivi stanno mandando in tilt non solo gli ospedali, ma anche i medici di famiglia. Troppe le chiamate che ricevono per poter rispondere a tutti. Ricordiamo che in genere un medico di base ha 1.000 assistiti, che possono essere anche di più in alcune situazioni. In una condizione come quella che stiamo vivendo è particolarmente complicato dare assistenza a tutte le persone che la richiedono.

Due pandemie: una di Delta, una di Omicron

Al momento, come ha confermato anche Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, in televisione nella trasmissione In Mezz’Ora di Raitre o sulla carta stampata sul Corriere della Sera, stiamo vivendo due pandemie contemporaneamente. Da una parte c’è Delta che resiste ancora, dall’altra Omicron.

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Immunità di gregge una chimera con un virus che muta così frequentemente

Le prossime due settimane si annunciano decisive, anche per capire se qui in Italia la variante Omicron alla fine prevarrà sulla variante Delta. La prima sembra più lieve, mentre sarebbe la seconda a costringere ancora molti italiani al ricovero in ospedale. Occorre vedere se Omicron, come pensano molti esperti, alla fine avrà la meglio su Delta, oppure se le due varianti continueranno a coesistere. Remuzzi, come tanti altri suoi colleghi, sostiene che l’idea lanciata dal governo israeliano di raggiungere l’immunità di gregge è una chimera. Sono troppe le mutazioni del virus per poter sperare nella immunità di comunità. Del resto stiamo vedendo in questi giorni che diverse persone si sono reinfettate.

Cure anti Covid: il protocollo da seguire a casa

Il protocollo di cura domiciliare è stato confermato da due studi scientifici. L’impiego degli antinfiammatori non steroidei, se utilizzati ai primi sintomi della malattia, riduce del 90% l’evoluzione verso le forme gravi e l’ospedalizzazione. Il paracetamolo, non essendo un antinfiammatorio, non partecipa all’abbassamento dei suoi livelli, che sono il principale motivo di un proseguimento malevolo della malattia.

Cure anti Covid: pillole antivirali e monoclonali. Quanto sono efficaci?

Un’altra novità arriva dalle pillole antivirali della Merck e di Pfizer. Sono dirette a persone che hanno fattori di rischio come malattie cardiovascolari, diabete, obesità. Devono essere assunte entro cinque giorni dall’esordio dei sintomi. Gli studi sostengono che il molnupiravir di Merck riduca i sintomi gravi con un’efficacia del 30%. Sembra molto più efficace il paxlovid della Pfizer, che arriva all’87%, ma non è ancora stato approvato dalle autorità di controllo del farmaco. Per quanto riguarda i monoclonali, al momento funzionano solo contro la variante Delta. Contro Omicron funziona sotrovimab di Gsk, ma ce ne sono diversi allo studio.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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