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Diabete, continua il viaggio di Claudio Pelizzeni intorno al mondo. E in Nepal scopre i benefici della meditazione sulla glicemia

Dopo circa cinque mesi di Trip Therapy, un primo bilancio conferma che, al di là del cibo, il movimento è fondamentale per il controllo glicemico. E poi c'è la sorpresa dei benefici della meditazione Vipassana.

Claudio Pelizzeni continua il suo viaggio intorno al mondo. Ha il diabete di tipo 1 da quando aveva nove anni, oggi ne ha 32, e a circa 5 mesi dall’inizio della sua avventura, si delinea il quadro di come si è ‘comportata’ la sua glicemia tra uno spostamento in treno e uno a piedi, con cibi nuovi rispetto ai quali Claudio ha dovuto gestire i dosaggi di insulina.  

Claudio è India, sta bene ed è felice” racconta Stefano Genovese, medico curante di Claudio e direttore della Diabetologia dell’IRCCS Multimedica  di Sesto San Giovanni, Milano. “Sicuramente nella prima parte del viaggio, anche perché passava molto tempo in treno, la glicemia era tendenzialmente un po’ più alta e un po’ più instabile. Nel momento in cui ha iniziato a muoversi un po’ di più, a camminare, la media delle glicemie si è ridotta e anche le ipoglicemie sono diminuite. E poi è successa una cosa molto interessante: Claudio per dieci giorni ha seguito un corso di meditazione Vipassana, e successivamente i valori della glicemia sono migliorati tanto, soprattutto si è ridotta l’oscillazione della glicemia”. La meditazione quindi può essere utile alle persone con diabete? Certamente, perché “noi sappiamo bene che la tranquillità psicologica può contribuire ad avere un miglior controllo della glicemia” conclude Genovese. I grafici con l’andamento della glicemia di Claudio Pelizzeni sono pubblicati sul sito www.triptherapy.net, con da un lato il racconto di Claudio su cosa mangiava e cosa faceva, e dall’altro il commento del professor Genovese. Quindi una fotografia dettagliata su come lo stile di vita influisca sul diabete.

Gruppo San Donato

La prossima settimana Claudio Pelizzeni farà una visita diabetologica a Mumbai, sottoponendosi anche a esami del sangue più approfonditi. A fare il punto sulla sua situazione sarà il professor Shaukut Sadikot, endocrinologo indiano e presidente eletto della International Diabetes Federation, la società scientifica che raccoglie gli specialisti del diabete di tutto il mondo.  

 

 

 

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