Salute

Fino a che punto lo stress è utile?

Ci aiuta ad affrontare le situazioni in modo lucido e rapido, ma in alcuni può diventare cronico e diventare nemico delle nostre performance

Quando il nostro cervello si sovraccarica di stress, stimola l’ipotalamo, che a sua volta “sveglia” l’ipofisi che “spreme” il surrene. Da queste spremuta si libera una grande quantità di cortisolo, il cosiddetto ormone dello stress che a livelli normali ci rende lucidi e operativi, mentre a livelli eccessivi scatena fenomeni ossidativi e infiammatori nel cervello. E da amico diventa un nemico.

Quando diventa un ostacolo

Lo stress, infatti, è una reazione fisiologica che ci permette di reagire in tempi brevi a cambiamenti e pericoli, percepiti o reali che siano. Al bisogno, ci rende anche più “performanti”. Ma in alcuni casi, questo stress può cronicizzarsi e diventare negativo, un ostacolo alle nostre perfomance.

Gruppo San Donato

Parola all’esperto

«Di fronte al ripetersi ravvicinato di situazioni oggettivamente stressanti, qualsiasi persona può soccombere. Si chiama carico allostatico: non viene lasciato il tempo all’organismo di recuperare – spiega Piero Barbanti, Direttore dell’Unità per la Cura e la Ricerca su Cefalee e Dolore, IRCCS San Raffaele di Roma – Ma la causa più frequente di cronicizzazione dello stress è un’altra: ci sono individui che percepiscono come stressante ciò che in realtà è una situazione normale. Per costoro può risultare insopportabile anche andare tutti i giorni al lavoro, affrontare il traffico o, se parliamo di studenti, essere interrogati».

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