Benessere

Un cane fa bene alla salute: 10 consigli per prendersene cura

In occasione della Giornata internazionale del cane ricordiamo i benefici di un pet, ma anche i comportamenti che chi decide di avere con sè un animale dovrebbe adottare ogni giorno

Negli studi scientifici viene chiamato «pet effect». Si tratta dell’effetto che un animale d’affezione ha sul suo padrone, specialmente se quest’ultimo è malato o sta affrontando un periodo difficile, fisicamente o psicologicamente. Una sorta di pet therapy, potenziata dal fatto che a quel peloso a quattro zampe si vuole davvero tanto bene, incondizionatamente, perché compagno di casa e di vita. Così il «pet effect» lo vive quotidianamente chiunque possieda un animale domestico, dal risveglio del mattino alla passeggiata del pomeriggio, passando per le coccole e i giochi durante la giornata. Spesso si tratta di un cane, l’animale domestico per eccellenza, il pet più affettuoso e leale a cui è dedicata, ogni anno il 26 agosto, una giornata internazionale.

Un cane fa bene al cuore

Chi ha un cane non ha bisogno di studi scientifici per sapere quanto sia positiva la presenza di un pet tra le mura di casa. L’affetto incondizionato, le passeggiate, i giochi e le coccole parlano da soli. Tuttavia, sono state condotte svariate ricerche sul tema e un’interessante studio è stato pubblicato, nel 2019, sulla rivista scientifica Mayo Clinic Proceedings: Innovations, Quality & Outcomes. Il lavoro, firmato anche da tre ricercatori italiani dell’Università di Catania, si è concentrato sui benefici cardiovascolari che si possono avere possedendo un cane.

Gruppo San Donato

Dopo l’analisi di un campione di oltre 1.700 soggetti (di età compresa tra 25 e 64 anni; 44,3% maschi), gli esperti hanno confermato che i proprietari di animali domestici, specialmente di cani, avevano maggiori probabilità di fare attività fisica, seguire una dieta equilibrata e di conseguenza avere livelli di glicemia ideali. Il tutto si traduceva in un minor rischio cardiovascolare, quindi in un cuore più in forma.

Il legame cane-salute del cuore era già stato evidenziato dall’American Heart Association. Non solo perché un pet stimola a maggiore attività fisica, ma anche perché possedere un cane è collegato a una migliore salute mentale e a una minore percezione dell’isolamento sociale. Entrambi fattori di rischio per gli attacchi di cuore.

Il decalogo per prendersi cura di un cane

In occasione della Giornata internazionale del cane, l’Associazione Nazionale delle Imprese per l’Alimentazione e la Cura degli Animali da Compagnia (Assalco) propone, in collaborazione con Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (Amvi) e con il patrocinio del ministero della Salute, i 10 comportamenti che chi decide di avere con sé un animale da compagnia dovrebbe seguire ogni giorno.

In cambio di tutto quello che i cani ci regalano con la sola presenza, è infatti dovere della famiglia rispettare le caratteristiche etologiche e fisiologiche del pet ed assumersene la responsabilità. Occupandosi del benessere, della salute, delle interazioni sociali con gli altri animali, le altre persone e con l’ambiente. Per questo, il possesso responsabile di un pet si articola in due fasi: l’acquisizione responsabile e la proprietà responsabile.

Acquisizione responsabile

  • Consapevolezza dell’impegno. Bisogna essere consapevoli che si sta prendendo un impegno a lungo termine.  Accogliere un pet implica la disponibilità a prendersene cura per tutta la sua vita.
  • Scegliere con la testa. È importante verificare a priori che le esigenze del pet siano in linea con lo spazio abitativo, lo stile di vita e le esigenze della famiglia in cui verrà accolto.
  • Accertare la provenienza del pet. Sia che si tratti di adozione, sia di acquisto è fondamentale rivolgersi a professionisti e strutture autorizzate per fare sì che il benessere del pet sia sempre la priorità ed evitare il rischio di incappare in allevatori improvvisati o traffici illegali.
  • Identificare l’animale d’affezione a norma di legge. È dovere del proprietario registrare i propri animali d’affezione nei registri stabiliti, fornendo tempestivamente tutti gli aggiornamenti su eventuali passaggi di proprietà, trasferimenti o decessi.

Proprietà responsabile

  • Prendersi cura della salute. Garantire una corretta profilassi e assistenza sanitaria per l’intera vita dell’animale da affezione con il supporto di un medico veterinario è un dovere imprescindibile.
  • Educare alla convivenza. Educare i pet a situazioni «sociali» è un passaggio chiave per facilitare il loro benessere e il benessere degli altri animali e delle altre persone.
  • Rispetto degli altri e degli spazi. Dal dovere di custodia, all’evitare rumori molesti, al raccogliere le deiezioni. È dovere del proprietario prevenire disagi o problematiche che il pet può arrecare ad altre persone, animali e all’ambiente.
  • Fare esercizio fisico e fornire stimoli intellettuali. Esercizio fisico e stimoli mentali adeguati all’età, alla razza e allo stato di salute sono importanti per il benessere del pet.
  • Fornire alimentazione bilanciata e nutriente. Buona salute e lunga vita dipendono, in buona misura, dall’alimentazione e dalle cure mediche. La scelta di un alimento completo e bilanciato prodotto dall’industria ed i consigli del veterinario sono una garanzia di benessere per il proprio animale.
  • Gestire gli imprevisti. Impegno, senso di responsabilità e attenzione non sempre bastano a tutelarsi dagli imprevisti. A tale proposito, si può valutare la stipula di una polizza assicurativa.

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