Benessere

L’elisir del benessere: 120 minuti settimanali a contatto con la natura

I benefici si hanno sia se si pratica attività fisica sia se si resta fermi in contemplazione. Lo conferma la scienza

120 minuti, per un totale di due ore a settimana. È questa la quantità di tempo (minima) da trascorrere a contatto con la natura per assicurarsi benessere fisico e mentale. Un’evidenza già conosciuta, confermata anche dalla scienza, nello specifico da una ricerca inglese denominata MENE (Monitor of Engagement with the Natural Environment) e pubblicata sulla rivista Scientific Reports.

Lo studio

Lo studio, condotto da un team di ricercatori dell’European Centre for Environment and Human Health (UK), ha analizzato un campione di quasi 20.000 persone, rappresentativo della popolazione anglosassone. I partecipanti hanno risposto a questionari sul rapporto con la natura (visite a parchi, aree naturali, spiagge, terreni, colline, fiumi ecc.) e sulla salute e il benessere in generale.

Gruppo San Donato

Dai risultati è emerso che le persone che avevano passato almeno due ore nella natura (durante la settimana precedente la rilevazione) dichiaravano una condizione di benessere (23%) e buona salute (59%), rispetto a chi non aveva avuto contatto con gli ambienti naturali. Un effetto positivo che aumentava in base al tempo trascorso all’aria aperta, raggiungendo il picco con 3 ore a settimana per la salute e 5 ore per la sensazione di benessere. «Dato che buona parte delle persone prese in esame in questa ricerca sono state a contatto con la natura nel raggio di 2 chilometri da casa, questo indica che basta anche solo visitare spazi verdi urbani per trarne effetti positivi» sottolinea il dott. Mat White, tra gli autori dello studio.

Dai giovani agli anziani, tutti ne traggono beneficio

Indipendentemente da fattori quali sesso, età, problemi di salute o disabilità, fattori socioeconomici e livelli di inquinamento dell’aria, i ricercatori hanno attestato che tutti possono trarre beneficio dal contatto con la natura. «Per noi, l’aspetto più importante è stato constatare la presenza dello stesso pattern anche in persone con malattie di lungo corso o disabilità» spiegano i ricercatori.

Dove, come e quando trascorrere i 120 minuti

Prati, parchi, giardini, boschi, colline, mari e montagne. Ogni scenario naturale è il luogo ideale per concedersi una pausa dalla routine e dedicarsi a “un’immersione” capace di restituire benessere psico-fisico. L’importante è che l’ambiente sia comodo da raggiungere e dia una sensazione di sicurezza. Per un’esperienza sensoriale a 360° il consiglio è di staccare i dispositivi tecnologici, fonte di distrazione, e utilizzarli solo in caso di emergenza.

I benefici si hanno sia se si pratica attività fisica (una corsa o una passeggiata a ritmo sostenuto) sia se si rimane seduti su una panchina, o sdraiati, in completo relax. Questo perché contemplare suoni, odori e colori della natura ha il potere di risvegliare i sensi e distendere la psiche, allontanandola dallo stress quotidiano.

I 120 minuti possono essere trascorsi con una full immersion di una o due ore a settimana, oppure diluiti e suddivisi in piccole dosi quotidiane. L’importante è che si raggiunga il tempo di 2 ore settimanali.

Leggi anche…

Mostra di più

Beatrice Foresti

Giornalista pubblicista, collabora con OK Salute e Benessere, insieme ad altre testate. È laureata in Comunicazione, Media e Pubblicità all’Università IULM di Milano e ha da poco terminato un Master in Giornalismo alla RCS Academy. È appassionata di scrittura, radio, fotografia e viaggi.
Pulsante per tornare all'inizio