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Justine Mattera: «Una crosticina sotto l’occhio: ci stavo rimettendo la faccia»

«Pensavo fosse una semplice screpolatura e, invece, mi sono dovuta sottoporre a un intervento affinché il tumore della pelle non compromettesse il mio viso»

Prima di iniziare la carriera nel mondo dello spettacolo ho fatto per anni la bagnina e, oltre a nuotare come un delfino, ho imparato anche a prendermi cura della pelle. Applico, infatti, la crema con protezione 50 per tutto il periodo estivo e quella 30 nei mesi freddi. Però, nonostante cerchi di difendermi dagli effetti del sole, capita che alcune volte la pelle si irriti: di solito basta un po’ di doposole all’aloe e tutto ritorna come prima.

Mi sono ritrovata con un’abrasione sotto l’occhio

E anche quella volta, nell’agosto 2016, pensavo sarebbe bastata la crema super nutriente per riavere il mio volto liscio e disteso. Non è stato così. Avevo notato che sotto l’occhio il tessuto era particolarmente irritato, come se avesse subito un’abrasione, ma non avevo dato particolare importanza alla cosa: «A settembre ritornerà normale», pensavo. A ottobre, invece, la situazione, anziché migliorare, era peggiorata. Addirittura si era formata una crosta nell’occhiaia, che, stupidamente, avevo anche provato a togliere, per di più ferendomi. Quella che sembrava una questione da niente stava diventando un vero problema, non solo di salute, ma anche lavorativo, poiché il make up non riusciva più a coprire bene la screpolatura quando comparivo in tv o posavo per servizi fotografici.

Gruppo San Donato

Poi è arrivata la diagnosi

Mi sono, perciò, decisa ad andare dal mio dermatologo, il professor Antonino Di Pietro, che, appena mi ha vista, non ha avuto dubbi: «È un basalioma, dobbiamo toglierlo subito prima che si espanda sulla faccia». L’ecografia sotto cute ha, poi, confermato la prima diagnosi: un carcinoma basocellulare, molto comune, ma che si presenta quasi sempre in forma aggressiva, proprio come nel mio caso. In un primo momento la notizia mi ha letteralmente spiazzata. Com’era possibile che fosse successo proprio a me? «Perché contro la sfortuna non esiste alcuna crema protettiva», è stata la risposta dello specialista.

Mi sono decisa a fare l’intervento chirurgico

Ma sono una persona che non si scoraggia facilmente, anzi, dalle difficoltà cerco di trovare punti di forza. Tornata a casa, con un sorriso ho subito detto a mio marito: «Ho un tumore alla faccia». Lui mi ha guardata stordito: «Come? Non usare quella parola». Ma le cose vanno chiamate con il loro nome, perché solo così si affrontano. Ascoltati i pareri di diversi chirurghi, ho optato per un intervento non particolarmente invasivo e che non richiedesse una convalescenza troppo lunga. A marzo dell’anno successivo mi sono sottoposta all’operazione. Sarà pur vero che sono una tipa che vede il bicchiere mezzo pieno, ma avevo paura. Mia madre, che ha il mio stesso carattere, mi ha rassicurata così: «Dai, nella peggiore delle ipotesi, invece che il bel visino, userai la testa per lavorare». Simpatica e amorevole a modo suo.

Alla fine è andato tutto alla grande

Fortunatamente non si è verificato alcun imprevisto e l’intervento è andato alla perfezione: il medico ha tolto con una piccola incisione la parte di derma malato e anche le cellule cancerogene vicine, per essere sicuri che la malattia non si ripresentasse. Poi ha ricucito la ferita, avvicinando le due parti. Tra medicazioni, creme cicatrizzanti e un cerotto che esibivo quasi come un trofeo, il periodo post operatorio è durato qualche mese ed è stato anche un po’ doloroso. Il dermatologo, in un secondo momento, mi ha spiegato che quel tipo di tumore è subdolo perché non dà campanelli d’allarme e il rischio, come stavo facendo io, è quello di sottovalutarlo e confonderlo con altre problematiche. Una semplice irritazione, per esempio.

Un ricordo lontano

Per fortuna la paura è passata e del tumore alla pelle è rimasto solo un ricordo. In più, l’intervento ha tirato la zona oculare fino allo zigomo con un effetto collaterale antiage: quando qualcuno mi chiede a che cosa sia dovuto, io rispondo, scherzando, che ho fatto un lifting… solo alla parte sinistra.

Justine Mattera (testimonianza raccolta da Cinzia Galleri per OK Salute e Benessere)

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