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Hai bisogno di relax? Ascolta la musica che ami

Lo studio: sentire per mezzoretta i brani del cuore allontana lo stress. Altre ricerche: le note fanno calare la pressione e regolarizzano il respiro

«Per rilassarsi bastano uno stereo, una poltrona e un cd con la musica che più amate», assicura Luisa Lopez, che cura il progetto neuroscienze e musica della Fondazione Mariani. «L’ascolto è un antistress potente. Anche perché le melodie del cuore fanno bene al cuore, come testato in vari esperimenti».
Interessanti risultati arrivano dall’équipe di Michael Miller, direttore di cardiologia preventiva presso il Maryland Medical center dell’Università di Baltimora (Stati Uniti).
Il team ha esaminato dieci uomini e donne, che hanno ascoltato la loro musica preferita per mezz’ora. Poi hanno passato altri trenta minuti con un sottofondo che consideravano ansiogeno.
Ebbene, il diametro dei vasi sanguigni è aumentato in media del 26% con le melodie preferite e si è ristretto del 6% con i brani giudicati snervanti. Dunque la musica “del cuore” fa bene al cuore.
La scoperta del gruppo di studio americano non è che l’ultima di una serie di ricerche che hanno provato come ascoltare ogni giorno un po’ della musica prediletta aiuta il cuore a lavorare meglio. Nel 2008, per esempio, al dipartimento di ingegneria biomedica dell’Università cinese di Hong Kong hanno concluso che la musica ha un effetto positivo sulla pressione alta.
Con l’ascolto cala la pressione. Dei trenta pazienti ipertesi inclusi nello studio, la metà che per quattro settimane aveva trascorso oltre venti minuti ad ascoltare brani scelti dagli studiosi mostrava, al termine del periodo sperimentale, circa 11 punti in meno di pressione massima e 4,7 punti in meno di minima rispetto al gruppo di controllo.
Questo significa che dedicare parte del proprio tempo alla musica può aiutare chi soffre d’ipertensione (senza per questo evitare una terapia farmacologica, se necessaria).

Il respiro si regolarizza. Il fenomeno è stato studiato anche a Pavia, nel 2005, dall’Università insieme con il Policlinico San Matteo. I ricercatori hanno dimostrato che, tra i vari stimoli in grado di modulare il nostro sistema cardiorespiratorio, un ruolo fondamentale è ricoperto dalle note. Di fatto, il respiro sincronizza il sistema cardiocircolatorio in base al ritmo della melodia che ascoltiamo, modulando così il nostro continuo inspirare ed espirare a tempo di musica. Ed è proprio questa corretta ossigenazione a suon di musica che regolarizza la frequenza cardiaca e allontana le tensioni, lo stress.
Una delle indagini più interessanti in questo ambito risale al 2002, quando il Medical College dell’Ohio (Usa) ha portato a termine uno studio su 32 pazienti che avrebbero dovuto sottoporsi a una colonscopia.
Alla metà di loro è stato chiesto di ascoltare una raccolta di brani preferiti prima dell’esame: hanno dichiarato di sentirsi più rilassati e l’analisi della frequenza cardiaca ha mostrato una diminuzione della pressione diastolica e sistolica.
Poi, al momento di procedere con la colonscopia, hanno avuto bisogno di una sedazione inferiore rispetto a chi non aveva ascoltato neppure una nota.
Cristina Piotti – OK La salute prima di tutto

Gruppo San Donato

Ultimo aggiornamento: 16 febbraio 2011

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