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Quinta malattia: boom di casi, quali sono i sintomi e le terapie?

Gli esperti dell'Ospedale Bambino Gesù di Roma fanno chiarezza sulla patologia causata dal Parvovirus B19, che colpisce i bambini con un esantema rosso sul volto

La quinta malattia (si chiama così perché è stata la quinta malattia esantematica in ordine cronologico ad essere stata individuata), chiamata anche megaloeritema infettivo, è una patologia infettiva benigna causata dal Parvovirus B19. Ha un periodo di incubazione di 4-14 giorni, colpisce soprattutto i bambini e le persone che lavorano negli ambienti scolastici e ha un picco di incidenza in primavera.

Le malattie esantematiche sono:

Gruppo San Donato

  1. morbillo,
  2. varicella,
  3. rosolia,
  4. scarlattina,
  5. quinta malattia,
  6. sesta malattia,
  7. mani piedi bocca,
  8. pitiriasi rosea.

Quali sono i sintomi della quinta malattia?

Si manifesta inizialmente con sintomi simil-influenzali, come febbriciattola, mal di gola, cefalea e dolori articolari, che durano 7-10 giorni.

Dopo questo breve periodo compare un esantema rosso al volto, in rilievo e caldo, conferendo un aspetto di «guance schiaffeggiate». In seguito questa eruzione può diffondersi anche al tronco, agli arti e ai glutei mentre il palmo delle mani e la pianta dei piedi vengono solitamente risparmiati. I disturbi si risolvono nel giro di 10-14 giorni.

Quinta malattia negli adulti

La maggior parte dei pazienti è tra i 5 e i 15 anni. Può capitare che colpisca però anche gli adulti. Spesso in questo caso il sintomo principale è rappresentato da dolori articolari. Spesso non appare neanche l’esantema.  Colpisce con maggior frequenza le donne e può durare per giorni o addirittura mesi.

Il dolore articolare, diversamente dall’artrite reumatoide, peggiora durante la giornata, ma le articolazioni non vengono danneggiate.

Come si trasmette

Il contagio avviene per via aerea, tramite le secrezioni respiratorie, tramite contatto diretto con il muco o la saliva del paziente infetto. I bambini sono contagiosi fino alla comparsa dei sintomi poi, una volta che l’esantema si è presentato, possono tornare tranquillamente a scuola.

Diagnosi della quinta malattia

La diagnosi è solitamente clinica: il medico è in grado di riconoscere le peculiarità dell’esantema presente sul viso del bambino. Per avere una conferma, però, può prescrivere un prelievo del sangue per valutare il dosaggio degli anticorpi sierici IgM e IgG specifici per il Parvovirus B19.

Si può prevenire? Quali sono le cure?

Purtroppo non esiste un vaccino in grado di prevenire il contagio. Tuttavia gli specialisti consigliano di utilizzare le norme igieniche più semplici, come il lavaggio delle mani, per ridurre il rischio.

La terapia, invece, mira alla gestione dei sintomi con la somministrazione di antipiretici e l’applicazione di lozioni anti-prurito. 

Complicanze della quinta malattia

Nei bambini sani le complicanze sono rare. Nei piccoli con una forma di anemia o un sistema immunitario indebolito, invece, può causare anemia grave e manifestazioni neurologiche gravi (come meningite ed encefalite). L’infezione, inoltre, è particolarmente pericolosa se si contrae in gravidanza perché potrebbe provocare un aborto spontaneo o la morte del feto.

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