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Bambini: più tv e cibo spazzatura dopo la fine della scuola

Con le vacanze aumentano i comportamenti a rischio obesità: lo dimostra uno studio americano che sollecita la scuola ad attuare piani di prevenzione per insegnare agli studenti come comportarsi anche dopo la fine delle lezioni

Le vacanze sono una minaccia per la forma fisica, anche per quella dei più piccoli: suonata l’ultima campanella, i bambini tendono ad adottare più facilmente comportamenti scorretti che aumentano il rischio obesità, come ad esempio mangiare in maniera sregolata e trascorrere più ore davanti alla tv. A lanciare l’allerta sono gli esperti della Columbia University in uno studio pubblicato su Journal of School Health.

La ricerca ha preso in esame oltre 6.000 tra bambini e adolescenti americani, valutando le loro abitudini quotidiane durante l’anno scolastico e nella pausa delle vacanze estive. Cinque i parametri principali che sono stati misurati: il numero di calorie assunte ogni giorno, la quantità di zuccheri aggiunti, le porzioni di frutta e verdura consumate, così come il tempo trascorso davanti ad uno schermo o facendo attività fisica.

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Dai risultati è emerso che durante le vacanze i ragazzi bevono più bibite zuccherate e passano in media 20 minuti in più al giorno guardando la tv. Al di là delle previsioni, l’attività fisica non aumenta di molto, ma solo di 5 minuti al giorno: gli unici che fanno eccezione sono i ragazzi delle superiori, che si mantengono comunque attivi anche in vacanza.

«La scuola rimane il luogo ideale dove insegnare i comportamenti più salutari e per questo potrebbe giocare un ruolo chiave nell’incoraggiare una migliore transizione tra le attività dell’anno scolastico e quelle delle vacanze», commentano gli autori dello studio. «Da questi risultati – aggiungono – vediamo come gli sforzi per prevenire l’obesità debbano andare ben oltre i giorni di lezione».

17/07/2015

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