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Bambini: con il rientro a scuola aumenta il mal di testa

Stress, l’adattarsi alla routine scolastica e agli impegni extrascolastici, dormire poco ma anche una scarsa idratazione e troppe ore davanti a schermi di pc e tv. Questi i fattori che determinano l’aumento di episodi di cefalea in autunno in bambini e adolescenti

«Ho mal di testa, non ce la faccio ad andare a scuola!». Non sempre la frase pronunciata da bambini e ragazzi è una scusa. A dimostrarlo è uno studio del Nationwide Children’s Hospital presentato al 57° Meeting dell’American Headache Society, che ha analizzato 1300 visite per cefalea effettuate al pronto soccorso nel periodo 2010-2014: ebbene proprio in autunno, nel periodo in cui si torna a scuola, aumentano le richieste di visite per bambini e ragazzi di età compresa tra i 5 e i 18 anni.

L’aumento del numero delle crisi di mal di testa è attribuibile a diversi fattori: innanzitutto lo stress legato proprio alle attività scolastiche, alla routine e all’aumento delle attività extracurricolari. Altre situazioni che possono scatenare l’attacco di cefalea sono la carenza di sonno (in effetti bambini e ragazzi dormono poco rispetto alle loro necessità, come dimostrano recenti ricerche), il fatto di saltare i pasti (come la prima colazione), la scarsa idratazione (uno studio della SIMG, Società italiana di medicina generale rivela che gli italiani bevono poco), troppa caffeina (contenuta anche in bibite a base di cola), la mancanza di esercizio fisico e il passare troppe ore davanti a schermi elettronici come quelli di pc e tv.

Gruppo San Donato

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