Bambini

Allergie, perché colpiscono in autunno? I bambini i più a rischio

Il caldo fuori stagione provoca una pollinazione inusuale, scatenando crisi allergiche soprattutto tra i bambini. L'immunoterapia specifica previene le crisi, ma si usa solo nel 20% dei casi.

Temperature sopra la media e umidità, favoriscono le crisi allergiche fuori stagione, soprattutto tra i bambini. Responsabili sono le pollinazioni straordinarie e inusuali di composite, graminacee, artemisia, parietaria e ambrosia. A questi si aggiungono le muffe le cui concentrazioni aumentano a causa dell’umidità. “L'umidità inoltre favorisce il proliferare dell'acaro della polvere a cui sono molto allergici soprattutto i bambini – spiega Gennaro D'Amato, allergologo dell'ospedale Cardarelli di Napoli – e anche l'ozono con queste giornate assolate diventa un problema, perché irrita le vie aeree''.

È molto difficile difendersi in questo periodo, in cui i bimbi sono a scuola e non possono essere portati in montagna o al mare – avverte Alessandro Fiocchi, responsabile dell'Allergologia dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma – ma valgono i consigli dati dall'allergologo per i periodi di fioritura tradizionale”.

Gruppo San Donato

Il 40% dei bambini italiani è allergico e un adolescente su cinque soffre di gravi forme di riniti. Per gli esperti riuniti nei giorni scorsi a Roma per il convegno 'Prevenzione delle malattie allergiche: un obiettivo ora raggiungibile?', l’unico trattamento preventivo efficace è l’immunoterapia specifica, conosciuta anche come vaccino, ma è quasi sconosciuta e utilizzata solo nel 20% dei casi. “Per cambiare la situazione immunologica dell’individuo, l’unica possibilità è utilizzare l’immunoterapia specifica” sottolinea Giorgio Walter Canonica, professore di Malattie respiratorie e allergologia all’Università di Genova e Presidente della SIAIC, la Società Italiana Allergologia Asma e Immunologia Clinica (puoi chiedergli un consulto). “Consiste nella somministrazione di estratti allergenici che oggi, a differenza di un tempo, possono essere assunti per via sublinguale, in gocce o in compresse. Il vaccino agisce sui sintomi ma soprattutto ha un effetto sulla storia della malattia, perché è efficace anche dopo la sospensione del trattamento; in chi soffre di  rinite allergica, diminuisce il rischio di sviluppare asma, e diminuisce anche il rischio di sviluppare nuove allergie”.

 

 

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