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Allarme morbillo: l’emergenza Covid 19 ritarda la vaccinazione

Come se non bastasse la preoccupazione per il diffondersi della pandemia causata dal coronavirus, ora arriva anche l’allarme morbillo. L’emergenza legata a Covid 19 sta facendo slittare molte vaccinazioni, tra cui quella contro il morbillo. Più difficile rispettare le tabelle usuali. In più molti genitori hanno paura a portare i propri figli negli ospedali o negli ambulatori per farli vaccinare, perché temono che si possano ammalare.

Allarme morbillo: oltre 117.000.000 di bambini a rischio

La notizia è stata diffusa dalla Measles & Rubella Initiative. È una iniziativa messa in piedi dalla collaborazione tra Unicef, Organizzazione Mondiale della Sanità, la Croce Rossa, i Centri per la Cura e la Prevenzione delle Malattie. Si occupano della prevenzione e della cura di morbillo e rosolia.

Gruppo San Donato

Si stima che quasi 120.000.000 di bambini potrebbero non essere vaccinati contro il morbillo. In molti Paesi le campagne di vaccinazione sono già state ritardate o posticipate proprio per far fronte all’emergenza coronavirus. Naturalmente i più a rischio sono i Paesi più poveri.

Allarme morbillo: rispettare le vaccinazioni

L’invito per tutti i governi è di mantenere i servizi di immunizzazione di routine, garantendo nel contempo la sicurezza delle comunità e degli operatori sanitari. Dovranno essere le autorità sanitarie a fare una riflessione sul rapporto tra benefici e rischi per decidere come far proseguire le campagne di vaccinazione.

La situazione morbillo in Italia 

Gli ultimi dati disponibili in Italia risalgono allo scorso gennaio. L’età media delle persone colpite dalla malattia è intorno ai 38. Si sono registrati casi in tutte le nostre regioni, con un picco di episodi in Lombardia e nel Lazio, che da sole contano il 58% delle persone colpite da morbillo. L’86% dei casi non era vaccinato al momento del contagio e il 31% ha manifestato almeno una complicanza. Oltre il 60% dei casi si è verificato in persone tra 15 e 39 anni di età ma l’incidenza più elevata è stata registrata nella fascia di età tra gli 0 e i 4 anni.

Quali sono i sintomi del morbillo?

I sintomi tipici del morbillo sono:

  • raffreddore,
  • tosse secca,
  • naso che cola,
  • congiuntivite,
  • febbre che non passa,
  • puntini bianchi all’interno della bocca.
  • Dopo 3-4 giorni, appare l’eruzione cutanea caratteristica (esantema), composta di piccoli punti rosso vivo, prima dietro le orecchie e sul viso, e poi su tutto il resto del corpo. L’eruzione dura da 4 a 7 giorni, l’esantema scompare a cominciare dal collo.

Allarme morbillo: quali sono le complicanze?

La recente scoperta che le encefaliti sono meno rare del previsto giustifica l’allarme morbillo. Una ricerca dell’Università della California ha dimostrato che la panencefalite subacuta sclerosante – forma cronica di encefalite provocata dalla persistenza del virus del morbillo nel tessuto cerebrale – può emergere in un bambino su 1.387 contagiati entro i cinque anni. Ma il tasso è risultato più che raddoppiato (uno su 600) nei bambini colpiti dal virus nel primo anno di vita. Il dato è stato ricavato ricostruendo la storia clinica dei bambini colpiti dall’encefalite in California tra il 1998 e il 2016.

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