Benessere

Andare in monopattino è sicuro?

Il boom dei modelli elettrici nell'ultimo anno ha fatto registrare un aumento degli incidenti in città. Le precauzioni vanno raddoppiate di sera

Fine luglio 2020, Torino: un ragazzo di 18 anni cade mentre percorre una via del centro con il monopattino elettrico. Nell’incidente batte la testa e si procura un lieve trauma cranico. Più grave quello di una trentunenne che a Milano, qualche giorno prima, si scontra con un furgone nel bel mezzo di un incrocio. Operata d’urgenza, viene ricoverata in terapia intensiva. Non va meglio a Roma, dove un ultraottantenne perde l’equilibrio, cade dal monopattino e viene portato in codice rosso in ospedale.

Sono solo alcuni degli incidenti registrati nel 2020 dall’Osservatorio Monopattini dell’Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale (Asaps), ma in questo 2021 sono già stati 4 i morti in strada a causa del monopattino. L’ultimo, nel momento in cui è stato aggiornato l’articolo, è avvenuto a Firenze, dove un 27enne è stato travolto da uno scooter di grossa cilindrata.

Gruppo San Donato

L’Osservatorio dell’Asaps è nato nel giugno 2019 per monitorare la sicurezza del nuovo mezzo di trasporto, in espansione soprattutto dal post lockdown, quando i monopattini elettrici hanno aumentato la loro presenza nelle città italiane per favorire la mobilità e ridurre l’utilizzo di mezzi pubblici. Come tram e metro, dove è più difficile garantire il distanziamento sociale.

Monopattino: boom di incidenti in estate

Il boom di infortuni si è verificato soprattutto nei mesi estivi. Se fino a giugno 2020 l’Osservatorio – che segnala solo i casi più gravi – aveva catalogato 22 incidenti (tra cui un decesso, avvenuto a Budrio, in provincia di Bologna), tra giugno e luglio 2020 sono stati invece 43. La regione più a rischio è largamente la Lombardia, capofila Milano, seguita da Toscana e Piemonte. Quasi sempre l’errore è umano. Comportamenti scorretti da parte dei conducenti, come conduzione alterata dall’alcol o guida inosservante delle regole (contromano, viaggi in due e passaggi con semafori rossi le infrazioni più frequenti).

Considerando che nel 2018, secondo l’ultimo dato Istat disponibile, sono morte 222 persone per incidenti in bicicletta, i numeri degli infortuni in monopattino potrebbero sembrare innocui. Ma non sono d’accordo gli esperti, secondo i quali dovrebbero suonare come un campanello d’allarme per il futuro. Nei prossimi anni la presenza dei monopattini sulle strade sarà ancora più massiccia e il nodo sicurezza dev’essere prioritario. «I nuovi mezzi di micromobilità elettrica cambieranno il volto di molte città dal punto di vista viabilistico», scrive Giordano Biserni, presidente dell’Asaps. «Se non si comprenderà da subito che vanno condotti con la massima attenzione e con la stretta osservanza del codice della strada assisteremo a un aumento del numero di incidenti in tutte le fasce d’età».

I rischi alla guida

A battersi per rendere più sicuri i monopattini elettrici, che da marzo 2020 sono considerati veicoli perché equiparati alle biciclette, anche la Società Italiana di Traumatologia della Strada (Socitras). «Per chi si occupa di traumatologia e sicurezza stradale i monopattini elettrici destano preoccupazione», esordisce il presidente Andrea Costanzo. «Circolano anche di sera, spesso sono neri, con la loro presenza segnalata solo da microscopiche lucine posteriori, a pochi centimetri da terra. Talvolta trasportano anche due persone a bordo, prive di giubbotti catarifrangenti, e spesso viaggiano a velocità sostenuta. Serve una regolamentazione più rigida sul loro utilizzo e sull’impiego di strumenti di protezione, come casco, luci, giubbotti».

Le normative ci sono, ma c’è stata pochissima sensibilizzazione sul tema. «Quante persone vediamo con i dispositivi catarifrangenti? Si contano sulle dita di una mano», riprende l’ortopedico. «Da un anno con la Socitras ci battiamo perché l’obbligatorietà del casco venga estesa anche alla maggiore età. Un incidente in monopattino si traduce quasi sempre in un trauma cranico o facciale e una botta in testa può avere conseguenze serie per tutta la vita. Una caduta alla velocità di 30 km/h può generare fratture del cranio e lesioni cerebrali».

Le regole da seguire in monopattino

  • Possono viaggiare sulle ciclabili in città e sulle strade urbane dove è previsto il limite di 50 km/h;
  • Fuori dalla città possono invece circolare solo sulle piste ciclabili parallele alle strade: il limite è di 25 km/h;
  • Nelle aree pedonali il limite non va oltre i 6 km/h;
  • Vietatissimo andare su tangenziali, in teoria anche su marciapiedi e attraversamenti pedonali;
  • Non possono guidarli i minori di 14 anni;
  • Solo i minorenni devono mettere il casco;
  • Passata mezz’ora dal tramonto i conducenti devono indossare giubbotto o bretelle catarifrangenti;
  • Il parcheggio è regolamentato: i monopattini non possono essere abbandonati dove capita, andrebbero parcheggiati negli appositi spazi oppure nelle rastrelliere delle biciclette (già poche per le bici, in realtà);
  • Per guidare un monopattino non è richiesta patenteassicurazione.

Bassa percezione del rischio

Secondo Daniela Frisone, psicologa del traffico e presidente dell’associazione Prevenzione Sicurezza e Salute (Psics) è necessario aumentare la sensibilizzazione nei conducenti. Soprattutto perché non percepiscono ancora il monopattino elettrico come potenzialmente rischioso. «Il suo aspetto inganna. Dà l’impressione di essere un mezzo lento e facile da controllare, ma in realtà i motori elettrici sono potenti e i comandi sensibili. Mentre le piccole ruote lo rendono più instabile di una bici o di una moto, soprattutto in alcune aree della città, con pavé e binari del tram», fa notare l’esperta. A livello psicologico, approcciare a un mezzo di trasporto con leggerezza, quasi fosse un giocattolo, è evidentemente pericoloso. Perché «è ampiamente dimostrato come la corretta percezione del rischio sia uno dei fattori motivazionali più influenti nell’adozione di comportamenti protettivi e prudenti mentre si guida», continua la psicologa.

L’alcol test prima di affitare il monopattino?

Da parte loro, le aziende produttrici non rimangono del tutto indifferenti alle problematiche che si stanno presentando. Una società svedese, leader in Europa nel campo dei monopattini elettrici, ha lanciato il primo alcol test. Attivo sull’applicazione per la prenotazione del monopattino tra l’una e le quattro del mattino, capace di rilevare in pochi secondi i riflessi degli utenti attraverso un gioco. Per superare il test ed essere ammessi al noleggio del mezzo è necessario raggiungere un punteggio di almeno il 60%.

«Il futuro ci vedrà trascorrere lunghi tragitti combinando vari mezzi», conclude Frisone, «tuttavia l’importante è che la mobilità resti consapevole. E non sostituisca completamente i bisogni fisiologici del nostro fisico». Tradotto: monopattino, bici, moto, auto sì. Ma non dimentichiamoci di camminare e fornire all’organismo il movimento e l’attività fisica di cui ha bisogno ogni giorno.

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