Consigli

Ossessione per la palestra? Ecco cosa fare

In Italia la vigoressia o bigoressia colpisce il 2% di chi pratica fitness. I sintomi e le cure

L’ossessione per la palestra colpisce sempre più giovani e giovanissimi. Fare attività fisica è uno dei primi passi per vivere bene e in salute. Sono arci noti i benefici della ginnastica. L’unico problema è quando diventa un’ossessione. «Diventa patologica se prende il sopravvento su tutti gli altri aspetti della vita – spiega lo psichiatra Paolo Cavedini, esperto in disturbi ossessivi-compulsivi (puoi chiedere un consulto qui) – tanto da impoverire le relazioni sociali o far perdere opportunità nel privato e sul lavoro».

In Italia la vigoressia o bigoressia – questo il nome scientifico dell’ossessione della forma fisica – colpisce il 2% di chi pratica fitness. Sono perlopiù uomini tra i 15 e i 22 anni e a volte sopra i 40.

Gruppo San Donato

Ossessione per la palestra: quali sono i sintomi?

I sintomi principali della vigoressia sono:

  • Non si è mai soddisfatti dei risultati ottenuti e si ha un continuo bisogno di aumentare progressivamente gli allenamenti, indipendentemente dalla tabella studiata con il personal trainer.
  • Nella pianificazione della vita quotidiana tutto è subordinato all’allenamento, i cui programmi diventano prioritari ed esclusivi.
  • Rinunciare occasionalmente all’allenamento crea disagio, ansia e senso di colpa, con sintomi di astinenza simili a quelli di un alcolista impossibilitato a bere.

Cosa fare?

Ci sono diversi interventi che possono essere messi in campo:

  • La prima cosa è riconoscere di avere un problema. Il percorso dev’essere individuale, anche se il coinvolgimento dei familiari risulta essere molto utile.
  • Imparare a gestire il meccanismo. È importante fissare tempi di allenamento e provare a non essere così rigidi nelle sedute: il tutto dev’essere vissuto come un momento piacevole.
  • Se i primi due consigli non bastano è utile associare un percorso psicoterapico a orientamento cognitivo-comportamentale a un corretto trattamento farmacologico per modulare la serotonina. Nelle forme meno gravi può essere sperimentata la sola psicoterapia.

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