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Caffè e sigaretta? Il fumo annulla anche i benefici della tazzina

Uno studio brasiliano rivela l'effetto protettivo della caffeina sulle coronarie, ma per i fumatori ed ex fumatori questo effetto non vale

Che le sostanze benefiche presenti nel caffè rischiassero di essere vanificate dal fumo era un’ipotesi avanzata già da molti esperti. Ora uno studio brasiliano, che ha coinvolto 4.426 persone (uomini e donne tra i 35 e i 74 anni), lo conferma e pubblica i risultati sul Journal of American Heart Association.

Benefici solo per non fumatori

I benefici del caffè sul cuore erano già stati evidenziati da uno studio pubblicato su Circulation. La bevanda più amata del mondo fa bene non solo grazie alla caffeina. Un ruolo chiave lo hanno anche il magnesio, il potassio e gli antiossidanti, che sono presenti sotto forma di lignani e acido clorogenico.

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L’effetto benefico contro la calcificazione coronarica e l’abbassamento del rischio di malattie cardiovascolari  sono validi solo nei non fumatori.

Lo studio

Il campione analizzato è stato sottoposto a una tomografia computerizzata per la valutazione della deposizione di calcio a livello coronarico, marker di aterosclerosi. L’aterosclerosi è una condizione caratterizzata dalla formazione di ateromi nelle arterie (cioè placche formate da grassi, proteine e tessuto fibroso). Ogni partecipante ha poi dovuto fornire informazioni sulle proprie abitudini alimentari (tra cui appunto il consumo di caffè), sul tempo dedicato all’attività fisica, sul fumo e sull’assunzione di farmaci (antidiabetici, antipertensivi o ipocolesterolemizzanti).

In quali casi il caffè protegge il cuore

Dall’analisi dei dati raccolti è emerso che, anche nelle persone che presentavano già un fattore di rischio conclamato (diabete, ipertensione, livelli alti di colesterolo) il consumo di caffè era associato a una protezione delle coronarie. Questo effetto protettivo, però, non emergeva nei fumatori e in chi, fumatore accanito per anni, aveva smesso di fumare. Nei non fumatori (e in chi ha fumato meno di 100 sigarette nell’arco della vita), invece, la protezione del caffè sulle coronarie risulta progressivamente crescente al crescere dei consumi. Diventa massima a partire da tre tazze di caffè al giorno. Leggi qui quanti caffè sono ammessi al giorno e quando è meglio berli.

Il fumo sovrasta i benefici del caffè 

I ricercatori hanno ipotizzato che le sostanze nocive inalate con il fumo siano così potenti da coprire i benefici associati ai polifenoli assunti con la bevanda. Tuttavia, è possibile che la stretta associazione, a livello di popolazione, tra caffè e sigaretta (il motivo è “genetico”) renda complesso analizzare separatamente il peso dei due fattori.

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