Alimentazione

Burro di arachidi: tutti i benefici e le controindicazioni

È vero che ha pochi carboidrati e solo grassi buoni? Aiuta a perdere peso e a riprendersi dopo un allenamento? Lo possono mangiare i diabetici? Tutte le risposte

Sta conquistando sempre più estimatori anche in Italia il burro di arachidi. C’è chi ne decanta non solo le lodi relative al gusto, ma anche gli effetti benefici che avrebbe sulla nostra salute.

Cosa contiene il burro di arachidi?

In genere contiene un buon numero di proteine, vitamine e sali minerali, come magnesio, potassio e zinco. Una porzione di due cucchiai di burro di arachidi fornisce:

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  • 7 grammi di proteine, circa il 14% della dose quotidiana raccomandata o rda.
  • una sessantina di milligrammi di magnesio, il 15% della rda,
  • 107 milligrammi di fosforo, che è sempre il 15% della rda,
  • circa 1 milligrammo di zinco, che è l’8% della rda,
  • le vitamine del gruppo B. 4,50 milligrammi di Niacina o vitamina B3, che è circa un terzo della rda. 0,20 milligrammi di vitamina B6.

Contiene però anche:

  • 188 calorie,
  • circa 3 grammi di grassi saturi. I cardiologi hanno messo il limite a 13 grammi al giorno di grassi saturi,
  • 150 milligrammi di sodio, che è oltre il 10% della rda.

Il burro di arachidi fa perdere peso?

Alcune ricerche sostengono che aiuti a mantenere il proprio peso e in alcuni casi a perderlo. Il suo punto di forza è la sazietà, grazie al suo contenuto in proteine, grassi e fibre. Bisogna però stare molto attenti alle dose perché come abbiamo visto è molto calorico e ricco in grassi.

Aiuta la salute del cuore?

Oltre ai grassi saturi, contiene anche grassi monoinsaturi e polinsaturi. Inoltre fornisce niacina, magnesio e vitamina E. La proporzione di grassi insaturi rispetto ai saturi è simile a quello dell’olio extravergine di oliva, che com’è noto è un alleato del cuore. Anche in questo caso però bisogna stare molto attenti alle dosi. Le molte calorie che fornisce sono il grande limite. In più c’è anche il problema del sodio, che è un fattore di rischio per l’ipertensione.

Aiuta chi fa pesi in palestra?

Nelle palestre il burro di arachidi è sempre più usato. In questo caso le calorie non rappresentano un problema perché spesso i bodybuilder ne devono assumere molte, soprattutto nel periodo in cui vogliono fare “massa”. Col burro di arachidi è facile fare il pieno di energia. Inoltre contiene un buon numero di proteine. Si sa che i muscoli allenati hanno bisogno di un maggiore introito di questo macronutriente. Non contiene tutti gli aminoacidi come ad esempio avviene con le proteine contenute nel pesce o nella carne. Quindi il consiglio è quello di mangiarlo spalmato su una fetta di pane integrale. In questo caso sarà come mangiare le proteine animali.

Burro di arachidi e glicemia

È un alimento relativamente a basso contenuto di carboidrati che contiene proteine e grassi buoni, insieme ad alcune fibre. Queste caratteristiche gli permettono di non avere un impatto significativo sui livelli di zuccheri nel sangue. Lo possono mangiare quindi anche coloro che convivono con il diabete. Tra l’altro contiene anche magnesio che è molto utile per i diabetici.

Attenzione alle allergie

Come la frutta secca in generale, anche se l’arachide in realtà è un legume, è un allergene molto comune. Naturalmente il burro di arachidi dev’essere assolutamente evitato da chi soffra di allergia alle arachidi.

Come scegliere il burro di arachidi giusto?

Il burro di arachidi migliore è quello che contiene semplicemente arachidi. Evitate quelli che contengono zuccheri, sale e oli aggiunti. È normale che il prodotto puro possa non apparire perfetto. È sufficiente mescolarlo con un cucchiaino e tornerà della giusta consistenza. Meglio conservarlo in frigorifero.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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