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Cellule staminali e un vaccino contro l’herpes potrebbero vincere la sclerosi multipla

In occasione della Giornata mondiale della sclerosi multipla si è svolto a Roma il congresso annuale della FISM, la Fondazione dell’Associazione italiana sclerosi multipla, la principale finanziatrice in Italia della ricerca scientifica per questa patologia.

«Grazie alla ricerca la sclerosi multipla non è più una malattia incurabile. Oggi fermare la progressione di questa e altre malattie correlate è quindi una priorità per tutti gli attori coinvolti» dichiara Mario Alberto Battaglia, presidente Fism. «Il nostro modello di ricerca co-partecipata è vincente e attraverso di esso vogliamo promuovere la cittadinanza scientifica: la conoscenza e il coinvolgimento di tutti i cittadini – non solo delle
persone interessate – per garantire la piena partecipazione e la traduzione della ricerca in risposte concrete per le persone e per la società».

Gruppo San Donato

Il congresso ha anche sottolineato l’importanza del ruolo che hanno nella ricerca le persone colpite dalla malattia, anche grazie alla telemedicina e al continuo scambio di informazioni tra medici e pazienti. «La ricerca può fermare la sclerosi multipla a patto che sia di qualità, guidata dall’esperienza di malattia delle persone con sclerosi multipla e che tutti i diversi attori, compresi i cittadini, siano corresponsabili della promozione di una nuova cultura scientifica, in linea coi principi di ricerca ed innovazione responsabile promossi dalla Comunità europea» sottolinea Paola Zaratin, direttore della Ricerca Scientifica Fism.

Tra le ricerche in corso si segnala uno studio italiano sul trapianto di cellule staminali, che potrebbero avere un’azione neuro-protettiva. «La prima fase dello studio ha dimostrato che il trapianto cellule è sicuro per la salute dei pazienti. Ora disegneremo lo studio di fase 2 e arruoleremo i partecipanti per valutare l’efficacia delle cellule staminali e alla fine sapremo possono essere una reale opportunità di cura» spiega Gianvito Martino, Direttore Scientifico dell’Ospedale San Raffaele di Milano.

Durante il congresso si è discusso anche il ruolo di un virus nella comparsa della sclerosi multipla. «Il virus Epstein-Barr è un Herpes virus umano che infetta oltre il 90% della popolazione adulta nel mondo ed è responsabile della mononucleosi infettiva» conferma Giancarlo Comi, Professore Onorario di Neurologia dell’Università Vita Salute San Raffaele di Milano. «Tutte le persone con sclerosi multipla sono portatrici di questo virus, mentre nessuna persona senza virus ha la sclerosi multipla. Cosa vuole dire? Che il virus potrebbe essere una causa della malattia. Comprendere sempre meglio il ruolo del virus nella sclerosi multipla serve a sviluppare nuove terapie e prevenzione. Alcuni studi sono già in corso per studiare possibili terapie e vaccini in grado di combattere il virus e i suoi effetti».

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