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Osteoporosi: 10 consigli per un’estate all’insegna della sicurezza

Un decalogo stilato dagli specialisti del progetto "Stop alle Fratture", per salvaguardare la salute delle ossa anche in vacanza

Le 10 regole per proteggere le ossa

Le 10 regole per proteggere le ossa

L’osteoporosi non va in vacanza. Durante le ferie estive il relax è d’obbligo ma non bisogna mai abbassare la guardia: questa malattia sistemica dello scheletro, che interessa circa 3,5 milioni di italiane e colpisce il 30% di tutte le donne che vanno in menopausa, rende le ossa più fragili e suscettibili di fratture (dal femore alle vertebre, dal polso all’omero). «I soggetti con osteoporosi più o meno severa devono lasciarsi guidare dal buon senso ed evitare tutte le situazioni e le attività che possono rappresentare una condizione di rischio per le ossa in generale e per le vertebre in particolare» spiega Giovanni Minisola, Presidente Emerito della Società Italiana di reumatologia (SIR). Per un soggiorno all’insegna della sicurezza, gli specialisti della Campagna «Stop alle Fratture», un progetto rivolto alle donne over 50 per informarle sulle possibili conseguenze dovute alla fragilità scheletrica, hanno stilato 10 consigli d’oro per proteggere le proprie ossa.

Evitare gli sforzi

Evitare gli sforzi

Una delle prime indicazioni dei medici per salvaguardare l’intero sistema scheletrico è quella di prestare attenzione ai movimenti e alla sicurezza dell’ambiente di soggiorno. Le persone affette da osteoporosi e da fragilità ossea, che è la sua forma più grave, devono evitare posizioni, sforzi e spostamenti particolarmente impegnativi che comportano sollecitazioni eccessive sulla colonna vertebrale.

Gruppo San Donato

Non trasportare valigie pesanti

Non trasportare valigie pesanti

Il periodo delle vacanze si presta a una moderata ma costante attività fisica, che può aiutare la forza muscolare, l’agilità e l’equilibrio. L’importante è non esagerare con gli sforzi e gli spostamenti, evitando di trasportare oggetti e valigie pesanti. Non bisogna sbilanciarsi troppo a destra o a sinistra, ma è necessario distribuire sempre il peso egualmente su entrambi i lati.

Il letto deve essere confortevole

Il letto deve essere confortevole

Quando si lascia la propria casa per soggiornare in un albergo o in un residence, bisogna accertarsi che le camere siano ben illuminate, con letti accessibili (non troppo alti, né troppo bassi) e quanto più possibile simili a quelli che si hanno nella propria abitazione. Per i casi di osteoporosi più severi, è necessario informarsi prima anche sulle toilette, che devono avere vasche e docce dotate di maniglie di sostegno.

Non praticare sport pesanti

Non praticare sport pesanti

Si può approfittare del periodo di vacanza per dedicarsi anche a una moderata e dolce attività fisica, per migliorare lo stato complessivo della salute e rafforzare il sistema scheletrico già debole. Come sottolineano gli specialisti, però, non bisogna eccedere e fare più di quel che il nostro fisico supporta. L’imperativo è: evitare i movimenti ai quali non si è abituati (scoprite qui gli sport ideali per chi ha l’osteoporosi).

Non camminare sulla battigia

Non camminare sulla battigia

Al contrario di quanto si possa pensare, passeggiare sul bagnasciuga è controindicato alle persone con osteoporosi. È necessario infatti evitare di camminare o correre sulla battigia perché il piano è inclinato e le vertebre vengono sollecitate in modo anomalo.

Non dimenticare i farmaci

Non dimenticare i farmaci

Una persona con osteoporosi può andare in vacanza, la sua terapia farmacologica no. Esistono studi che dimostrano come anche la semplice riduzione del 20-25% delle dosi dei farmaci comporti un rapido incremento del rischio di frattura vanificando in tempi brevi gli obbiettivi del trattamento. Questo atteggiamento potrebbe essere dannoso sull’integrità scheletrica del paziente e farebbe perdere i benefici di un appropriato trattamento. Per questo è fondamentale non smettere di assumere i medicinali prescritti per la cura di questa malattia.

Attenzione alle cadute

Attenzione alle cadute

Legato ai movimenti c’è il rischio di caduta che, una volta che il paziente si trasferisce in un ambiente diverso da quello familiare, può aumentare sia per difetto di attenzione sia per la presenza di naturali insidie negli spostamenti nel corso di un viaggio o relative a un luogo. Mantenere uno stile di vita sano e proseguire con la propria terapia farmacologica sono già un buon punto di partenza. In montagna o al mare bisogna cercare di indossare calzature chiuse o sandali aperti dotati di tacchi bassi e suole antiscivolo.

Occhio all’alimentazione

Occhio all'alimentazione

Il sole è un ottimo alleato delle ossa: la vitamina D, essenziale per il mantenimento dell’autoregolazione del calcio e del fosfato, viene immagazzinata nell’organismo proprio grazie ai raggi solari. Ma il sole non basta a rafforzare le ossa: bisogna puntare anche su un’alimentazione ricca di calcio e vitamina D (latte, yogurt, formaggi, pesce azzurro, rucola) e continuare ad assumere, se prescritta dal medico curante, l’eventuale supplementazione di queste sostanze (scoprite qui la dieta per combattere l’osteoporosi).

Viaggiare comodi

Viaggiare comodi

Treno o aereo è indifferente: l’importante è viaggiare in modo confortevole e senza disagi. Per questo motivo, al momento della prenotazione, è necessario richiedere un posto comodo, preferibilmente lato corridoio così da poter distendere le gambe. Per i casi di osteoporosi più gravi, si può chiedere anche il servizio speciale per i passeggeri a ridotta mobilità per accedere al mezzo di trasporto scelto.

Visite mediche

Visite mediche

Al ritorno dalle vacanze, prestare particolare attenzione al calendario: è bene infatti non dimenticarsi delle visite mediche di controllo programmate. Se necessario, il medico potrà prescrivere anche gli accertamenti diagnostici, come la MOC e la radiografia della colonna vertebrale, per poter seguire nel tempo l’evoluzione della patologia.

Chiara Caretoni

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