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Giornata senza tabacco: un bambino su due è esposto a fumo passivo

Fumare vicino ai piccoli li espone a un maggiore rischio di sviluppare tumori, polmoniti e bronchiti

È un quadro allarmante quello dipinto dai dati Istat sul fumo passivo in Italia. I numeri ci dicono che un bambino su due è esposto indirettamente alla sigaretta e che, spesso, i genitori sono ignari dei rischi a cui stanno esponendo i loro figli.

Quasi la metà dei bambini hanno un genitore che fuma 

Il 49% dei neonati e dei bambini, infatti, è figlio di almeno una mamma o un papà fumatore e il 12% ha entrambi i genitori con il vizio della sigaretta. E non è sufficiente fumare lontani dal bambino, sul balcone o in macchina quando lui non c’è (anche perché quando c’è, in Italia è reato), per allontanare il rischio. Il fumo di terza mano, quello causato dagli scarti della combustione sui vestiti e sulle mani, è pericoloso allo stesso modo.

Gruppo San Donato

L’incidenza del tumore al polmone

Il dato va sottolineato soprattutto in occasione della Giornata mondiale senza tabacco, considerando che i dati epidemiologici legati al tumore al polmone, che nell’80% dei casi è legato alla sigaretta, sono altrettanto allarmanti. Il fumo provoca nel mondo circa 600.000 morti premature ogni anno e, nell’Unione Europea, sono state calcolate 19.000 morti per effetto dell’esposizione al fumo passivo. Vivere con un fumatore, infatti, aumenta del 20% la possibilità di sviluppare un tumore al polmone.

Il parere dell’esperta

Oltre all’aumentato rischio di sviluppare la neoplasia polmonare, quali sono le altre malattie a cui sono esposti i bambini con genitori fumatori? E quali sono le sostanze che inalano? Ci risponde a queste domande nella videointervista l’esperta Giulia Pasello, dirigente medico, UOC di Oncologia 2, Istituto Oncologico Veneto di Padova, che abbiamo incontrato a Milano in occasione del lancio della campagna di sensibilizzazione e informazione sul fumo passivo realizzata da Roche e con il patrocinio di Walce (Women against lung cancer in Europe).

L’iniziativa

Per proteggere i più piccoli dai danni del fumo, all’interno di questo progetto è nato Ector The Protector Bear. Non solo un orsetto-giocattolo, ma anche una protezione per la salute dei piccoli e uno strumento di educazione per i genitori. Come funziona? Grazie a un sensore posto al suo interno, Ector tossisce ogni volta che qualcuno fuma vicino a lui e al bimbo. Con i colpi di tosse l’orsetto avvertirà mamma e papà di tenersi lontano dal fumo, se sono ad esempio in una zona all’aperto, oppure di spegnere loro stessi la sigaretta.

Giulia Masoero Regis

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