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Coronavirus: i consigli per “tenere a bada” la mente e non farsi prendere dal panico

Trascorrere l'intera giornata a casa, dopo lunghi periodi di iperattività, può costituire una fonte di stress. A ciò si aggiungono le notizie poco confortanti sul Coronavirus. Ecco i consigli per non farsi venire un attacco nervoso

La quarantena alla quale siamo sottoposti da giorni per contenere la diffusione dell’infezione Covid-19 rischia di farci saltare i nervi. Rinchiusi tra le mura di casa, bombardati da notizie sensazionalistiche e travolti dai numeri impietosi sciorinati ogni sera dalla Protezione Civile non è poi così improbabile farsi prendere dal panico. A tal proposito la Fondazione BRF – Istituto per la Ricerca Scientifica in Neuroscienze e Psichiatria ha messo a punto una serie di consigli per “tenere a bada” la mente ed evitare di andare incontro a stati d’ansia.

Non aumentare le ore di sonno globale

Trascorrendo la giornata nella propria abitazione la tentazione di dormire più del solito è fortissima. Bisogna però evitare di aumentare le ore di riposo globale per non alterare il ritmo sonno-veglia. Se questo ciclo è “disordinato”, infatti, si possono verificare cambiamenti nel tono dell’umore, nervosismo, irrequietezza, irritabilità e malcontento generale. Gli specialisti suggeriscono di dormire al massimo 8 ore ed evitare lunghi sonnellini pomeridiani che potrebbero causare una riduzione del sonno notturno.

Gruppo San Donato

Limita l’esposizione alla luce blu

Nell’arco della giornata, e soprattutto prima di andare a dormire, bisognerebbe limitare l’utilizzo dei dispositivi elettronici. Gli schermi a led di questi apparecchi, infatti, emettono una luce blu che, a causa della sua lunghezza d’onda, riesce a penetrare in profondità attraverso la cornea e il cristallino fino a raggiungere la retina. Oltre ad affaticare la vista, questa fonte luminosa rallenta il rilascio di melatonina, l’ormone del sonno. Se questa sostanza viene prodotta in maniera irregolare, la quantità e la qualità del riposo ne risentono. Ecco che, ancora una volta, si altera il ritmo sonno-veglia e si manifestano i disturbi dell’umore elencati poco fa. Per saperne di più su questo argomento, clicca qui.

Lo sport è il miglior personal trainer del cervello

Praticare costantemente attività fisica migliora le condizioni di salute del cervello. Diversi studi hanno dimostrato che l’allenamento, svolto anche tra le mura di casa, svolge un’azione neuroplastica, che consente cioè di “resettare” la mente e fornire energia nuova e pulita (clicca qui per approfondire l’argomento). Lo sport, inoltre, stimola la produzione di molecole che favoriscono il buon umore, come le endorfine e la serotonina, e riduce i livelli di cortisolo nel sangue, l’ormone coinvolto nell’innesco di stato d’ansia e stress. Via libera, dunque, a cyclette, tapis roulant, corpo libero, pesetti e corsetta sul posto… Sempre rigorosamente a casa.

Attenzione agli zuccheri

Rimanendo a casa tutto il giorno c’è il rischio di avvicinarsi troppo frequentemente a frigorifero e dispensa. Non bisogna esagerare, però, con l’assunzione di zuccheri: questi nutrienti, infatti, producono dipendenza, astinenza alla sospensione e un incremento della fame.

Evita caffè, tè, energy drink e alcolici

In questo periodo bisognerebbe limitare l’assunzione di energy drink, alcolici e bevande con caffeina e teina: questi prodotti stimolanti, infatti, potrebbero scatenare tensione e irritabilità in persone già predisposte. Il risultato? Farsi prendere dal panico.

Mantieni una routine giornaliera con obiettivi quotidiani

Per chi è abituato ogni giorno a trascorrere molte ore fuori casa, imbottigliarsi nel traffico cittadino e stare in mezzo a tante persone, le misure restrittive varate da Palazzo Chigi costituiscono un cambio repentino dello stile di vita. Ciò rappresenta per il cervello, che è un organo ritmico che tende alla standardizzazione dei comportamenti, uno sforzo di adattamento che può essere vissuto come un vero e proprio stress negativo. È necessario, quindi, organizzare la giornata in maniera razionale, cercando di mantenere una propria routine. Questa programmazione deve consentire anche di dedicare del tempo alle attività che, nella solita vita congestionata di impegni, difficilmente trovano spazio.

Se compaiono ansia e tristezza non spaventarti

In questo periodo d’emergenza nazionale ansia e tristezza sono quasi “fisiologici”. Oltre alle notizie poco confortanti sul Coronavirus, anche trascorrere la giornata a casa dopo lunghi periodi di iperattività può costituire uno stress non da poco. A meno che non si abbia una particolare vulnerabilità ai disturbi dell’umore, questi sintomi sono una reazione naturale alla situazione che si sta vivendo più che una patologia vera e propria. Quindi non bisogna spaventarsi né vergognarsene.

I social network sono preziosi

Criticati perché ci allontanano dalla vita reale, oggi paradossalmente i social network sono uno strumento prezioso per rimanere in contatto con chi non possiamo avere vicino fisicamente. Per continuare a sentirsi inseriti nella rete sociale e familiare, i social possono rivestire un importante ruolo nella giornata. Bisogna sfruttarli.

Bisogna informarsi ma senza farsi coinvolgere in situazioni di allarme emotivo

Mantenere il giusto approccio nei confronti dell’informazione è fondamentale per non farci prendere dal panico. Da un lato essere compulsivi nella ricerca di notizie può metterci in una situazione di continuo allarme emotivo; dall’altro, essere distaccati rispetto a quanto accade intorno a noi può rivelarsi dannoso. Bisogna affidarsi solo a fonti credibili – benissimo i telegiornali nazionali, le testate autorevoli e i siti istituzionali – e razionalizzare i contenuti, cercando sempre di mantenere la calma e la positività.

Chiara Caretoni

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