Salute

Fare sport con afa e caldo: rischi e raccomandazioni

Con l'afa l'allenamento abituale può innalzare troppo la temperatura del corpo, con rischio malore. Ecco come comportarsi se si fa attività fisica in estate

Complici le maggiori ore di sole e la temuta prova costume che incombe, d’estate anche i più sedentari riscoprono il piacere di mettersi a praticare attività fisica. Peccato che ci siano giorni in cui l’afa e il caldo non perdonano. Una condizione climatica che, oltre a scoraggiare, impone alcune precauzioni da adottare durante l’allenamento. Sia per gli sportivi dell’ultima ora, sia per chi è già in forma.

Qual è, infatti, l’impatto delle alte temperature sull’organismo durante l’attività sportiva? «Pur essendo una macchina molto efficiente, durante l’attività fisica il corpo non riesce ad essere una macchina perfetta dal punto di vista termodinamico. Per cui si genera calore che ne aumenta la temperatura» ha spiegato a Ok Salute Marco De Angelis, specialista in medicina dello sport. «Quando quella esterna è molto alta, il corpo non riesce a disperderne l’eccesso. Quindi la temperatura interna rischia di salire troppo, oltre i limiti massimi delle sue capacità di termoregolazione». Per evitare colpi di caldo, disidratazione, svenimenti e altri inconvenienti è dunque importante fare sport con giudizio, seguendo alcune regole e consigli importanti.

Gruppo San Donato

Sport con afa e caldo: mattina o sera

Iniziare a fare attività fisica in una giornata o in un orario molto caldo non è assolutamente indicato. Il corpo si deve abituare gradualmente alla temperatura e all’umidità, che impedisce al sudore di evaporare. Anche nelle giornate non troppo calde, i momenti migliori per allenarsi sono tra le prime ore del mattino e quelle serali. Quando possibile, scegliere la sera in modo che mentre la temperatura del corpo sale, per effetto dell’esercizio, la temperatura dell’ambiente si rinfresca, facilitando la termodispersione.

Sport con afa e caldo: restare idratati

Il caldo non ha un impatto diretto sulla muscolatura o sule reazioni metaboliche. Quindi non interferisce con la prestazione sportiva. L’unica cosa è che il corpo risente maggiormente della disidratazione e della perdita di sali minerali. Quindi un consiglio importante è quello di mantenere il proprio corpo correttamente idratato. Prima, durante e dopo l’esercizio fisico (è bene idratarsi fino a mezz’ora prima della pratica sportiva per poi bere abbondantemente dopo l’esercizio per riequilibrare i liquidi i sali minerali persi). Preferite sempre l’acqua minerale. Ricca di calcio, ferro, magnesio e potassio rispetto ad altre bevande. Come in tutte le cose, però, non bisogna esagerare. Bere troppo mentre si fa attività fisica può essere pericoloso perché i reni sovraccaricati possono non riuscire a smaltire l’acqua in eccesso.

Diminuire l’intensità

Durante il periodo estivo non potete allenarvi nello stesso modo in cui lo fate d’inverno o nei mesi più freschi. Non mantenete l’intensità usuale degli esercizi. Per cercare di battere i propri record o di migliorarsi è meglio aspettare che le temperature calino. L’importante, comunque, è dosare in modo graduale l’impegno fisico e rispettare le giuste pause tra una sessione e l’altra. «Puntare sui lavori più intensi o tecnici e quando possibile approfittare di luoghi chiusi con aria condizionata» suggerisce De Angelis. «Non c’è uno sport più sicuro. Certo che gli sport in acqua, primo tra cui il nuoto, permettono di sopportare meglio le alte temperature ambientali. Da evitare la corsa prolungata o le lunghissime pedalate nelle ore più calde«.

Sport con afa e caldo: come vestirsi

È una regola che vale sempre, ma d’estate indossare capi che favoriscono la traspirazione della pelle è ancora più importante. Via libera quindi a t-shirt, canottiere, top e pantaloncini in cotone.

tessuti poco traspiranti, infatti, non permettono la normale traspirazione cutanea e possono causare dermatiti, eczemi o reazioni allergiche che si manifestano con bruciore, prurito e arrossamenti della pelle. Anche le scarpe sono importanti e ogni sport richiede una calzatura adeguata. Se si pratica la corsa e si utilizzano scarpe dalla suola piatta, per esempio, il rischio è di danneggiare la colonna lombo sacrale.

Ascoltare il corpo: i campanelli d’allarme

Il vecchio detto “se non c’è dolore non c’è guadagno” è falso. Con il rialzo delle temperature estive bisogna rallentare o fermarsi al primo segno di disagio. Crampi, sudorazione eccessiva, fatica, debolezza o vertigini? Alla percezione di uno di questi segnali si dovrebbe immediatamente interrompere l’attività fisica. I più frequenti e i più dolorosi sono sicuramente i crampi, nemici numero uno di chi pratica sport. Stretching, alimentazione e idratazione sono i segreti per evitarli.

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