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Infertilità maschile: 7 regole per prevenirla

In occasione del Fertility Day del 22 settembre, la Società Italiana di Andrologia suggerisce le regole salva fertilità per lui. Nel 50% dei casi, infatti, sono i disturbi maschili a ostacolare il concepimento

Prevenire l’infertilità maschile. Quando una coppia non riesce a concepire un figlio, l’attenzione si posa immancabilmente sulla salute della donna, che diventa subito oggetto di lunghe indagini, esami e terapie. Pochi sanno, però, che nel 50% dei casi è l’uomo ad avere qualche disturbo che ostacola la procreazione: secondo la Società Italiana di Andrologia (SIA), già nell’adolescenza possono emergere (anche se in modo “silenzioso” e innocuo) alcuni problemi in grado di compromettere la fertilità futura.

Tuttavia questi disturbi, come ad esempio il varicocele (scoprine di più leggendo qui), sono facilmente diagnosticabili e curabili se riconosciuti in tempo. Per questo non bisogna sottovalutare l’importanza di farsi visitare da un urologo andrologo – anche prima di cercare di avere un bambino – ed eventualmente sottoporsi a un test del liquido seminale (spermiogramma), che è veloce e poco invasivo.

Gruppo San Donato

«L’abolizione della visita di leva ha tolto la possibilità di riconoscere tempestivamente alcuni disturbi che possono minare la fertilità» spiega Alessandro Palmieri, Presidente Sia. «Inoltre gli uomini hanno gravi lacune conoscitive su tutto ciò che può danneggiare la loro capacità riproduttiva, come le malattie sessualmente trasmissibili, l’uso di droghe o l’esistenza di limiti di età anche maschili per la procreazione naturale» continua il professore. Non solo: diagnosi e trattamento dei disturbi che incidono sulla fertilità maschile riducono il ricorso alla procreazione assistita e ne migliorano i risultati, quando questa è più che mai necessaria, in oltre il 30% dei casi. In occasione del Fertility Day del 22 settembre, gli andrologi della SIA suggeriscono 6 regole salva fertilità per lui.

Fai incetta di Omega-3

Il benessere sessuale incomincia dalla tavola: le diete troppo ricche di grassi saturi, infatti, riducono la concentrazione degli spermatozoi e i pesticidi usati per preservare alcuni alimenti possono alterare lo sperma. Gli Omega-3, al contrario, favoriscono la morfologia spermatica normale.

Mantieni il peso forma

La bilancia è una preziosa alleata anche in fatto di fertilità. L’imperativo è: mantenere il proprio peso forma. L’obesità riduce i livelli di testosterone e LH (cioè l’ormone luteinizzante che regola la produzione di testosterone), alterando la qualità e la quantità del seme.

Non fumare

Il fumo si associa a una riduzione della conta spermatica, della motilità e a un incremento delle anomalie degli spermatozoi.

Non eccedere con l’alcol

Una regola importantissima è quella di non eccedere con le bevande alcoliche: l’abuso di alcol, infatti, è tossico sui testicoli. Anche il consumo abituale si associa a un progressivo peggioramento della fertilità, tanto più evidente quanto più è abbondante e frequente l’assunzione di alcol.

Lascia perdere gli anabolizzanti

Bisogna evitare l’attività sportiva in eccesso e gli androgeni anabolizzanti per prevenire l’infertilità maschile: questi sopprimono la spermatogenesi e riducono il volume dei testicoli. Gli effetti di solito sono reversibili una volta sospesa l’assunzione, ma possono servire anche due anni per tornare alla normalità.

Niente droghe!

Prevenire l’infertilità maschile. Potrebbe sembrare scontato, ma è meglio ricordarlo: bisogna evitare qualsiasi tipo di droga, marijuana compresa. Gli stupefacenti provocano alterazioni dello sperma, con riduzione cospicua degli spermatozoi, che durano anche molto a lungo.

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