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Vegani e vegetariani hanno un rischio più alto di ictus

Considerate da anni le diete più adatte per la salute del cuore, ora vengono indicate come probabile fattore di rischio di ictus. Tutto vero?

Molte ricerche hanno sottolineato l’importanza di sostituire alcune porzioni di carne con le verdure. Ora arriva uno studio molto importante che dimostra come vegani e vegetariani hanno un minor rischio di malattie cardiache, ma un rischio più alto di ictus.

La nuova ricerca 

I ricercatori hanno messo sotto osservazione 48.000 persone e le hanno monitorate per 18 anni. Le informazioni sono state prese dallo studio EPIC-Oxford, un progetto che raccoglie dati sul rapporto tra alimentazione e salute. I volontari sono stati divisi in tre gruppi:

Gruppo San Donato

  1. Metà dei partecipanti era onnivora, quindi mangiava anche la carne,
  2. 16.000 erano vegetariani o vegani.
  3. Infine altri 7.500 erano pescetariani, cioè aggiungevano a una dieta vegetariana il pesce.

È stato valutato il loro stato di salute all’inizio e alla fine dello studio.

Nel periodo preso in esame ci sono stati 2.820 casi di malattia coronarica e 1.072 episodi di ictus.

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I risultati dello studio

I risultati contengono diverse sorprese:

  • i pescetariani hanno un rischio minore del 13% di sviluppare malattie coronariche rispetto a chi mangia carne;
  • i vegetariani e i vegani hanno un rischio minore del 22% rispetto a chi mangia carne;
  • vegetariani e vegani hanno però il 20% di rischio in più di essere colpiti da ictus. I ricercatori suggeriscono che potrebbe essere legato a bassi livelli di vitamina B12, anche se servono maggiori approfondimenti. Potrebbe anche essere possibile che non sia questa associazione a influire sull’ictus, ma altri comportamenti di vegani e vegetariani. Qui puoi trovare tutti i segnali che ti dicono che ti manca la B12.

Quindi fa male seguire una dieta vegetariana o vegana?

La risposta è ovviamente negativa. Questa è uno studio osservazionale, che prende solo in esame i dati statistici. Non spiega i motivi di questo aumento del rischio. Il consiglio che sottolinea la maggior parte dei medici è di seguire una dieta quanto più variegata in assoluto, vera garanzia di benessere, perché ci permette di assumere tutti i nutrienti di cui abbiamo bisogno.

I ricercatori evidenziano anche che i dati sono stati raccolti fino al 2010. Nell’ultimo decennio però la consapevolezza di vegani e vegetariani è molto cresciuta. Mangiano meglio e sono consapevoli di dover integrare proteine e alcune vitamine per stare bene.

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Cosa mangiare quindi?

Le linee guida degli esperti ricordano di mangiare:

  • almeno cinque porzioni di frutta e verdura al giorno;
  • scegliere cibi che contengano molta fibra;
  • assumere proteine;
  • non dimenticare i latticini o alternative ai latticini;
  • i cibi con molti grassi, zuccheri o sale devono essere mangiati solo saltuariamente e in piccole quantità.

Chi segue una dieta vegetariana o vegana deve aggiungere anche alcuni particolari nutrienti. Com’è noto la vitamina B12 la si trova nella carne, nei latticini e nel pesce. Leggi qui perché questa vitamina è così importante. È possibile assumerla attraverso i cosiddetti cibi fortificati, come i cereali o i vari latti vegetali.

Anche il ferro non eme, quello contenuto nei vegetali, è più difficilmente assimilabile rispetto a quello contenuto nella carne e nel pesce. Ecco i consigli per assimilare meglio il ferro.

Solo qualche settimana fa poi è stato chiesto ai vegani di non sottovalutare anche la mancanza di colina, un nutriente importante per la salute del nostro cervello.

FONTE: British Medical Journal 

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