Tumore al polmone: perché colpisce sempre più i non fumatori?

A svelarlo è uno studio del Royal Brompton Hospital and Harefield NHS Trust di Londra. Ma c’è di più. Chi non fuma non è portato a fare esami di controllo, finendo per scoprire il tumore al polmone quando la situazione è piuttosto avanzata e quindi più complicata da gestire. Anche nel caso di qualche sintomo, come la tosse persistente viene gestita in modo differente dai medici tra fumatori e non fumatori. I fumatori vengono subito “spediti” a fare esami importanti come lastre e risonanza magnetica al torace.

Quali sono le ragioni di questo aumento?

Eric Lim, primo autore della ricerca, ha spiegato che è in realtà difficile spiegare i motivi che stanno dietro a questo grande aumento dei casi di tumore al polmone nei non fumatori. Neanche perché in genere colpisca più le donne. Si sta indagando sul fatto che siano più esposte ai composti organici volatili, che sono rilasciati dai fuochi dei fornelli, dai deodoranti e da alcuni cosmetici. Si tratta di particelle liberate nell’aria che una volta respirate possono danneggiare le cellule dell’apparato respiratorio. Si trovano anche nella vernice, nei deodoranti per ambiente e negli spray per la pulizia. Molti studi hanno collegato i composti organici volatili con problemi di salute.

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Indagato numero uno resta però il crescente inquinamento ambientale. Uno studio del 2013 dell’ International Agency for Research on Cancer ha scoperto che il rischio di cancro al polmone s’impenna in chi vive in zone in cui si respira molto particolato, cioè le polveri sottili. Una ricerca recente ha dimostrato che uccide più lo smog del fumo di sigaretta.

Quali sono e quando appaiono i sintomi del tumore al polmone?

I sintomi del tumore al polmone sono comuni a molte altre malattie. La tosse è uno di questi, ma anche un nodulo all’altezza del collo, raucedine, perdita di peso, espettorato mischiato a sangue. Questi sintomi però si manifestano quando la malattia è già avanzata.

FONTE: European Journal of Cancer

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