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Viso: le creme anti-freddo per proteggere la pelle

Le basse temperature abbassano le difese naturali dell'epidermide provocando disidratazione, arrossamenti e micro-fessurazioni. L'imperativo è quindi proteggere, addolcire e riparare

In inverno la pelle del viso (ma non solo) è messa a dura prova: il freddo abbassa le difese naturali dell’epidermide e altera la pellicola idrolipidica (cioè il film che regola l’idratazione e la flessibilità dello strato corneo) della quale è rivestita. Se quest’ultima si indebolisce, la pelle si secca, si fa pruriginosa e risulta più sensibile all’aggressione degli agenti esterni.

«Quando lo strato corneo è intatto, l’acqua presente nella pelle riesce a essere trattenuta con efficacia e la mantiene così tonica, turgida ed elastica» spiega Antonino Di Pietro, direttore dell’Istituto Dermoclinico Vita Cutis di Milano e Presidente Fondatore di ISPLAD. «Con le basse temperature invernali le sostanze lipidiche che tengono unite le cellule si alterano e quindi si creano delle micro-fessurazioni. Un po’ come succede a un pavimento le cui mattonelle si distaccano tra loro. Attraverso queste micro-fessurazioni l’acqua evapora dalla profondità creando una disidratazione profonda».

Gruppo San Donato

Anche gli sbalzi termici sono nemici della pelle: infatti, quando passiamo dal freddo pungente al tepore dei luoghi chiusi, può capitare che ci sia un improvviso afflusso di sangue che affiora sulla pelle, dilatando improvvisamente i capillari. In tal caso sulle guance può insorgere la couperose, la lesione cutanea caratterizzata dalle antiestetiche chiazze rosse.

È necessario, dunque, proteggere la pelle del viso con una crema estremamente idratante, che aiuti a contrastare la perdita di lipidi dell’epidermide: «Vanno bene in generale creme contenenti paraffina, glicerina, sorbitolo e oli e burri vegetali come quello di cocco, karité e mandorle dolci o l’uso di cere come la jojoba» continua il dermatologo. «Se si cerca un’azione protettiva ma anche riparatrice consiglio di ricorrere a prodotti che contengono lipidi epidermici, come oli ricchi di acidi grassi essenziali e/o miscele di ceramidi, colesterolo e acidi grassi, definiti riparatori di barriera: sono cioè in grado di ricostruire dall’interno la barriera dello strato corneo anche in caso di patologie cutanee».

È bene anche fare attenzione soprattutto alle zone più delicate del viso (che sono quelle più esposte), cioè naso, guance e labbra. Infine, per quanto riguarda la detersione, è meglio evitare prodotti troppo aggressivi, sgrassanti e schiumogeni, che possono seccare ulteriormente la pelle.

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