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L’antibiotico resistenza uccide già 700.000 persone all’anno

Il Palazzo di Vetro di New York torna a lanciare l'allarme sull'antibiotico resistenza, considerata la più grave minaccia alla salute. In Italia già ora ci sono 10.000 morti all'anno, un terzo di tutti i decessi che avvengono in Europa per questo motivo

L’antibiotico resistenza uccide centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo. Chiamata anche con la sigla AMR, avviene quando un antibiotico, precedentemente efficace nei confronti di un batterio, perde la capacità di uccidere quel microrganismo. Questo limita le opzioni di cura e la qualità della vita delle persone. L’Organizzazione Mondiale della Salute ha inserito l’AMR tra le minacce più importanti del pianeta, prevedendo 500.000 infezioni. I dati continuano a essere preoccupanti e la situazione non migliora nonostante le continue campagne di informazioni volute dal ministero della Salute. Il problema è ancora più importante perché spesso sono gli stessi medici a fare prescrizioni inutili. Va ricordato ancora una volta che l’antibiotico serve solo e soltanto in presenza di infezioni causate da batteri e non da virus.

Abuso degli antibiotici tra le cause scatenanti 

Esistono relazioni certe tra il consumo eccessivo e irresponsabile di antibiotici e l’insorgenza del fenomeno della resistenza, sia nel mondo umano, sia in quello animale. Ecco le regole per utilizzare bene gli antibiotici.
È necessario ricordare che gli antibiotici sono e rimangono uno strumento di protezione irrinunciabile per l’uomo perché in grado di curare infezioni di origine batterica che potrebbero essere anche letali. Bisogna sempre seguire le indicazioni del medico. Ma un loro uso NON RESPONSABILE può danneggiare sia la salute umana che la salute degli animali. Per capire se è un’infezione virale o batterica basta un test.

Il nuovo allarme delle Nazioni Unite: l’antibiotico resistenza uccide

Ora una commissione di esperti scientifici delle Nazioni Unite paventa una crisi globale dovuta proprio all’AMR. Secondo l’ONU le procedure mediche, gli interventi chirurgici e le malattie sono diventate a rischio proprio per il livello di resistenza, definito allarmante, registrato tra medicinali di uso comune: oltre agli antibiotici, anche funghicidi, antivirali, antiparassitari e antimicrobici.

Gruppo San Donato

L’antibiotico resistenza uccide: tutto il mondo è a rischio

Non ci sono differenze tra Paesi poveri e ricchi. Già ora i morti sono 700.000 nel mondo. Di questi, 230.000 sono attribuibili alla tubercolosi. Gli esperti sollecitano azioni a livello globale, incentrate sul concetto di One Health, una Salute Unica in italiano. In pratica occorre riconoscere l’interdipendenza tra la salute umana, quella animale e dell’ambiente. Senza interventi decisi, il rapporto sostiene che entro il 2030 i morti per resistenza farmacologica potrebbero arrivare a 10 milioni. L’Italia in Europa è tra i Paesi a maggior rischio. Abbiamo il triste primato delle morti per antibiotico resistenza: un terzo dei decessi nel Vecchio Continente avvengono proprio in Italia.

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