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Infezione virale o batterica? Lo dice un nuovo test diagnostico

Un team di ricerca, nel quale è presente anche l'Università degli Studi di Perugia, ha messo a punto un nuovo esame rapido per contrastare il fenomeno dell'antibiotico-resistenza

L’infezione è virale o batterica? Ora lo stabilisce un nuovo test diagnostico rapido, messo a punto da una start-up israeliana con la collaborazione dell’Università di Perugia e altri specialisti di Germania, Olanda e Svizzera. Si tratta di un esame che consente di stabilire, attraverso la risposta del sistema immunitario all’infezione, se è necessario intraprendere una terapia a base di antibiotici o se bisogna optare per altri trattamenti.

Il test MeMed BV

Il test, chiamato MeMed BV, misura le concentrazioni nel sangue di tre proteine (TRIAL, IP-10, proteina C reattiva), che aumentano o diminuiscono in risposta a batteri o virus. «Si tratta di una importante rivoluzione in campo diagnostico» conferma Susanna Esposito, la professoressa di Pediatria dell’Università degli Studi di Perugia che ha preso parte allo sviluppo del dispositivo. «Questo presidio è in grado di interpretare i segnali del sistema immunitario e distinguere con una sensibilità superiore al 90% le infezioni batteriche da quelle virali. Ciò consente al medico di prescrivere i farmaci in maniera più consapevole, limitando l’uso di antibiotici che si rivela non necessario in oltre il 50% delle prescrizioni».

Gruppo San Donato

I vantaggi

Il test, che è stato recentemente approvato per uso clinico nell’Unione Europea, in Svizzera e in Israele, può essere eseguito in soli 15 minuti, fornisce i risultati in tempi brevissimi e garantisce livelli di precisione uguali a quelli delle grandi piattaforme di analisi immunologiche disponibili presso laboratori centralizzati. Grazie a questa innovazione, inoltre, è possibile diagnosticare casi in cui l’infezione è localizzata in sedi non facilmente accessibili, si possono prevenire falsi allarmi dovuti al rilevamento di batteri o virus che sono semplici spettatori e non causano la malattia, si possono identificare infezioni batteriche aggressive al loro esordio.

Test
Il test MeMed BV messo a punto anche dalla prof.ssa Susanna Esposito (a destra) dell’Università degli Studi di Perugia

Un’arma in più contro l’antibiotico-resistenza

L’obiettivo di questo test è quello di contrastare l’abuso degli antibiotici e limitare il conseguente fenomeno dell’antibiotico-resistenza che, stando ai dati diffusi dall’Istituto Superiore di Sanità solo in Italia provoca circa 10.000 decessi. Se vuoi conoscere meglio questo argomento, clicca qui.

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