Salute

Infezioni del tratto urinario: dieta vegetariana le previene

Uno studio taiwanese ha dimostrato che chi mangia abbassa il rischio di sviluppare questo tipo di infezioni soprattutto nelle donne e in chi non fuma

Le infezioni del tratto urinario (UVI in italiano, UTI in inglese) colpiscono milioni di persone in Italia, con una maggiore frequenza tra le donne, soprattutto tra i 16 e i 35 anni. Tra gli uomini non sono molto comuni fino ai 50 anni, quando diventano più frequenti. Le donne sono più colpiti per la loro conformazione anatomica. La loro uretra è più corta e il loro orifizio è vicino alla vagina e all’ampolla rettale. Questa situazione fisica predispone al disturbo più di quelle maschili. Gli uomini infatti hanno un’uretra lunga e sono protetti anche dalla presenza della prostata.

Infezioni del tratto urinario: la causa principale è l’Escherichia coli

L’Escherichia coli è il batterio che ne causa di più. Alcuni studi hanno dimostrato che le forme di E. coli che portano alle infezioni del tratto urinario sono diverse da quelle che interessano l’intestino e si trovano generalmente nella carne che mangiamo. Così i ricercatori hanno ipotizzato che chi non mangia carne ha un rischio inferiore di svilupparle. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Scientific Reports.

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La ricerca ha monitorato per 10 anni quasi 10.000 persone

I ricercatori del Dipartimento di Cardiologia del Dalin Tzu Chi Hospital in Chiayi County a Taiwan hanno messo sotto osservazione la salute di quasi 10.000 buddisti tra il 2005 e il 2014. Nessuno dei partecipanti soffriva di questo tipo di infezioni, ma durante i 10 anni di controlli, 661 di loro ne sono stati colpiti.

Infezioni del tratto urinario: i risultati dello studio

I risultati dello studio hanno evidenziato che chi segue una dieta vegetariana abbassa il rischio di sviluppare UVI del 16 per cento. Nel dettaglio dei 2.040 vegetariani 217 hanno sviluppato una UVI. Dei 6.684 non vegetariani, 444. La dieta senza carne protegge soprattutto le donne e chi non ha mai fumato.

Ad abbassare il rischio sono le fibre

Lo studio è osservazione, quindi si è limitato ad osservare la diminuzione di frequenza delle UVI in chi mangiava vegetariano. Ora serviranno nuovi studi per capirne i motivi. Il team di ricerca ha però ipotizzato alcune ragioni per cui frutta e verdura abbassano le possibilità di sviluppare le infezioni del tratto urinario. A far scendere il rischio sarebbero le fibre, di cui sono particolarmente ricche frutta e verdura. Inoltre contengono antiossidanti che combattono lo stress ossidativo, facendo diminuire i livelli di infiammazione dell’organismo. Qui puoi trovare l’elenco degli alimenti che contengono più fibre.

Infezioni del tratto urinario: la cistite è la più frequente

Le infezioni del tratto urinario colpiscono:

  • reni, interessati da pielonefrite;
  • ureteri, colpiti dalla ureterite;
  • vescica, è interessata dalla cistite;
  • uretra, è colpita dall’uretrite.

Gli organi maggiormente interessati sono la vescica e l’uretra. Più raramente e generalmente quando vengono trascurate la cistite e l’uretrite possono essere colpiti anche i reni e gli ureteri.

Quali sono le cause?

Le infezioni delle vie urinarie si verificano quando i batteri, penetrando attraverso l’uretra proliferano e si moltiplicano nelle vie urinarie.

Come abbiamo già detto, la principale causa delle infezioni urinarie è l’Escherichia coli, un batterio che vive normalmente all’interno del tratto gastrointestinale.

Quali sono i sintomi delle infezioni del tratto urinario?

I sintomi più frequenti sono:

  • la pollachiuria, cioè l’aumento della necessità e urgenza di fare pipì durante le 24 ore.
  • La difficoltà nell’urinare, chiamata disuria.
  • Si percepisce bruciore o dolore mentre si fa la pipì. A volte si sentono anche brividi e freddo (chiamata stranguria).
  • Spasmo doloroso seguito dall’urgente bisogno di urinare (si chiama tenesmo vescicale).
  • Urine torbide, a volte maleodoranti.
  • Presenza di sangue e pus nelle urine (chiamati ematuria o piuria).
  • Febbre: generalmente non c’è. Quando però la temperatura sale oltre i 38 gradi con brivido e dolore lombare è possibile che l’infezione si sia propagata alle alte vie urinarie

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