Salute

Il colesterolo buono da giovani protegge da Alzheimer

Uno studio americano ha annunciato che avere buoni livelli di HDL e una bassa glicemia ha un ruolo protettivo contro la malattia

Il colesterolo buono protegge da Alzheimer. Avere alti livelli di colesterolo e zuccheri nel sangue a 30 anni può aumentare il rischio di sviluppare la malattia in età adulta. La notizia arriva da uno studio della Boston University Biomedical Genetics negli Stati Uniti. I ricercatori hanno dimostrato per la prima volta che le associazioni tra i livelli di colesterolo e zuccheri con il rischio futuro di Alzheimer è molto più importante di quanto si pensasse in passato.

Colesterolo buono protegge da Alzheimer: i risultati dello studio americano

Il team di ricerca ha scoperto che le persone di età compresa tra i 35 e  i 50 anni che avevano livelli elevati di trigliceridi e livelli più bassi del colesterolo HDL, quello considerato buono, avevano maggiori probabilità di essere colpiti da Alzheimer.

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Valori tra i 35 e i 50 anni

Solo nella fascia di età precoce (35-50 anni), un aumento di 15 milligrammi per decilitro di trigliceridi è stato associato a un aumento di circa il 5% del rischio di Alzheimer. Avere alti livelli di trigliceridi nella prima età adulta può innescare dei processi metabolici che nel tempo possono portare alla malattia.

Valori tra i 51 e i 60 anni

Nelle persone di età compresa tra i  51 e i 60 anni a essere più pericolosi sono gli alti livelli di glicemia. Per ogni 15 punti di glicemia in più, il rischio di sviluppare Alzheimer aumenta del 14,5 per cento. C’è anche una relazione tra il diabete e Alzheimer. Intervenire subito sui fattori di rischio quindi può risultare fondamentale.

I ricercatori hanno analizzato i dati di persone iscritte al Farmingham Heart Study. All’interno di questa ricerca ci sono informazioni su molte persone che vengono esaminate ogni 4 anni a partire dai 35 anni di età. Sono seguiti fino all’età in cui potrebbero essere interessati dall’Alzheimer.

Colesterolo buono protegge da Alzheimer: fondamentale tenerlo alto

Le indicazioni che ne sono uscite sono importanti. Ad esempio il gruppo di lavoro ha scoperto che se tra i 35 e i 50 si alzano i livelli del colesterolo buono di 15 milligrammi per decilitro, si riduce il rischio di Alzheimer del 15,4 per cento. Le persone di età compresa tra 51 e 60 anni che hanno aumentato il loro HDL hanno ridotto il rischio del 17,9 per cento. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Alzheimer’s and Dementia: The Journal of the Alzheimer’s Association.

Perché si chiama colesterolo buono?

L’HDL è chiamato “colesterolo buono” perché raccoglie le sostanze nocive che galleggiano nel flusso sanguigno e le porta nel fegato, che si occupa di espellerli. La letteratura scientifica conferma che alti livelli di HDL proteggono contro le malattie cardiache e l’ictus. I livelli di HDL dovrebbero essere almeno 40 milligrammi per decilitro per gli uomini e 50 milligrammi per decilitro per le donne.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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