Fino a 5 milioni gli italiani che quest’inverno si ammaleranno di influenza «vera», mentre altri 8-9 milioni saranno alle prese con i virus «cugini», quelli similinfluenzali e del raffreddore. In tutto dovremo difenderci da oltre 200 virus che già adesso, complici gli sbalzi di temperatura, sono pronti ad aggredirci. In questa videointervista il prof. Fabrizio Pregliasco, virologo e ricercatore del dipartimento di Scienze biomediche per la salute dell’Università degli Studi di Milano racconta come sarà l’influenza di quest’anno, come si propagano i virus, e dunque come avviene il contagio, e infine come curarsi in maniera responsabile.
«Non c’è da preoccuparsi per i malanni di stagione – precisa Pregliasco – ma non bisogna mai sottovalutare l’influenza: il 5-10% di casi ha strascichi, con ospedalizzazioni e in alcuni casi morti». Per questo è importante la vaccinazione antinfluenzale: «E’ un’opportunità per tutti, e diventa un salvavita per le persone fragili, over 65 e malati cronici, a rischio complicanze. Per loro aspiriamo alla totale copertura».
Le forme influenzali, raffreddore, tosse e mal di gola, possono essere affrontati con la cosiddetta automedicazione responsabile: sulla base dei sintomi e con la guida del farmacista o del medico curante, si possono infatti utilizzare i farmaci di automedicazione, vendibili senza ricetta medica perché nel loro ampio uso si sono dimostrati sicuri ed efficaci e sono riconoscibili da un bollino rosso sorridente posto sulla confezione. Un aiuto in più alla maggior conoscenza in questo senso, arriva anche dal sito semplicementesalute.it . «Ma se dopo 4-5 giorni si sta ancora male e la febbre è ancora presente, è ben consultare il medico» consiglia Pregliasco.
Ma come possiamo difenderci dal contagio? Ci sono delle strategie di prevenzione? Un solo starnuto può contenere circa 40.000 micro goccioline che possono viaggiare ad oltre 300 km/h. Poco più lente sono le 3.000 goccioline che scaturiscono da un colpo di tosse, che si muovono a circa 75 km/h. Quindi i virus possono essere «lanciati» anche fino a sei metri di distanza. «La prima regola per difendersi e difendere gli altri dal contagio è lavarsi spesso le mani, mettere le mani davanti alla bocca e al naso quando si tossisce o si starnutisce e rimanere a riposo quando si è ammalati per evitare di trasmettere il virus ad altre persone» spiega Pregliasco. Altri consigli di prevenzione sono: arieggiare gli ambienti, pulire con cura mobili e superfici di casa e ufficio (alcuni virus possono sopravvivere anche per 8-12 ore su superfici dure come i top dei mobili o della cucina e nei lavelli in acciaio inox, mentre non resistono a lungo su superfici morbide, come ad esempio un panno). «Evitate poi i luoghi più affollati e umidi come metropolitane, palestre, cinema, ma senza inutili paranoie e rinunce ad una piacevole vita sociale!» conclude Pregliasco.
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