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Sifilide: ecco tutto quello che devi sapere

Continuano ad aumentare i casi di contagio di questa malattia sessualmente trasmissibile. Si può contrarre anche con il sesso orale. Se la diagnosi precoce la terapia funziona bene

Continuano ad aumentare le malattie sessualmente trasmissibili nel nostro Paese. Sono troppe le persone che non usano il preservativo quando fanno sesso. Il dato più allarmante riguarda la sifilide. Gli esperti lanciano l’allarme: i casi sono cresciuti del 400% dal 2000 ad oggi in Italia.

La sifilide

La sifilide è un’infezione batterica che si trasmette generalmente attraverso i rapporti sessuali, siano essi vaginali, anali o oro-genitali, quindi anche con il sesso orale. Solo di rado può essere trasmessa anche con il bacio, ma ci dev’essere un contatto prolungato con zone di pelle o mucose dove la malattia si è manifestata.

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Anche la madre infetta può trasmettere l’infezione al feto. Una volta contagiati, il batterio si trova nel sangue e in tutti gli altri liquidi corporei, principalmente nelle lesioni che provoca.
La sifilide aumenta fino a 7 volte il rischio di contrarre il virus dell’HIV durante un rapporto non protetto con una persona sieropositiva.

La malattia si sviluppa nel tempo in tre stadi successivi.

Prevenzione della sifilide: preservativo e DAM

L’uso del preservativo è la migliore regola per prevenire questa malattia, anche per quanto riguarda i rapporti orali. Naturalmente nel caso di sesso orale praticato su una donna si usa il DAM.

Quali sono le cause?

È causata dal batterio Treponema pallidum. Si può trasmettere anche con il sesso orale. Teoricamente possono bastare baci molto intensi, se ci sono ferite nella mucosa del cavo orale.

Quali sono i sintomi della sifilide?

I sintomi dipendono dallo stadio della malattia.

Stadio 1

Lo stadio 1 è compreso dai 10 ai 90 giorni dopo il contagio. Compare un’ulcera non dolorosa nella vagina, nel pene, dentro l’ano, in bocca o in gola. Si gonfiano anche le ghiandole linfatiche vicine alle lesione iniziale. Anche se la ferita si rimargina da sola in qualche giorno, la malattia continua il suo corso senza dare segni visibili. In questa fase è contagiosa.

Stadio 2

Lo stadio 2 è compreso tra i 3 e i 6 mesi successivi al contagio. Il sintomo tipico è la comparsa sulla pelle di macchie, che colpiscono generalmente il palmo delle mani, i piedi, il tronco, la regione anale, i genitali e la bocca. Altri sintomi possono essere stanchezza e dimagrimento, febbre, ingrossamento delle ghiandole linfatiche, dolori alle articolazioni, disturbi alla vista, fino alla perdita di capelli. Raramente si può avere una epatite acuta lieve. I sintomi possono scomparire e ricomparire a ondate per diverso tempo, con intensità diversa. Anche in questa fase è contagiosa.

Stadio latente

Lo stadio latente arriva dopo la prima comparsa delle macchie, quando i sintomi sono assenti. Il paziente resta contagioso. Questa fase può durare fino a due anni. In questa fase molti pazienti guariscono, ma ce ne sono alcuni che rischiano di arrivare allo stadio 3.

Stadio 3

Lo stadio 3 o tardivo può presentarsi anche 30 anni dopo il contagio. Se la malattia non viene curata negli stadi precoci, si possono avere danni a tutti gli organi, soprattutto a cuore, cervello, cute, ossa, fegato e arterie. L’ultimo stadio oggi non si verifica quasi mai perché la malattia viene generalmente scoperta e curata negli stadi precoci.

La diagnosi

È sufficiente un semplice esame del sangue. A volte si ricerca il batterio direttamente nelle lesioni, quando ci sono.

Quali sono le terapie contro la sifilide?

Si smette di essere contagiosi dopo la fine della cura, che consiste in uno o più cicli di antibiotici a seconda dello stadio della malattia. Ci si può ammalare di sifilide più volte nella vita se non ci si protegge.

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