Che cos’è il piede equino varo? «Un atteggiamento anomalo del piede: invece che appoggiarsi a terra con tutta la pianta, fa leva sulle punte per camminare (equinismo)», spiega Marco Moscati (puoi chiedergli un consulto), chirurgo del piede dell’adulto e del bambino all’ospedale Niguarda di Milano. Il termine varo si riferisce invece al tallone, che è deviato verso l’interno.
È un atteggiamento che compare nei primi anni di età e che va corretto, per evitare, una volta adulti, dolori alla schiena e alle gambe, nonché una postura scorretta.
Diverso è il piede torto, spesso detto anche piede equino varo supinato, un’anomalia congenita di sviluppo del piede, che si forma durante il periodo fetale e sulla quale si deve intervenire chirurgicamente alla nascita.
LE CAUSE. Il piede equino varo è determinato da un’abitudine scorretta nell’appoggiare il piede a terra. Non è stata invece individuata una causa che scateni la formazione del piede torto. Alcuni studi evidenziano, tra le possibili, fumo e assunzione di farmaci o carenza di acido folico in gravidanza.
LA CORREZIONE DEL DIFETTO. Se l’anomalia non è troppo pronunciata, il difetto passa da solo, col tempo. Se però il bambino non si autocorregge, è meglio consultare il pediatra, che potrà consigliare la visita dall’ortopedico. Ecco alcuni rimedi:
• Plantari su misura e calzature ortopediche costringono il piede ad appoggiare a terra nel modo corretto e via via alleviano il difetto fino a farlo scomparire, senza ripercussioni sulla colonna vertebrale e sulla postura.
• Utili anche cicli di fisioterapia, con esercizi attivi e passivi che aiutano a correggere la camminata e l’appoggio del piede. Sarà lo specialista a dettare tempi e modalità della fisioterapia e nell’uso dei supporti per le calzature: questi infatti variano da caso a caso, anche a seconda dell’età in cui si affronta il problema.
LO SPORT. Il movimento fisico (nuoto, calcio, corsa, tennis) è sempre indicato e utile in caso di piede equino varo. La danza è rischiosa, perché in alcuni casi potrebbe peggiorare la situazione. Se si decide di seguire questa disciplina, occorre un costante controllo da parte dell’ortopedico.
LA CHIRURGIA PER IL PIEDE TORTO. Per questa patologia si interviene già alla nascita con quello che è chiamato metodo Ponseti: si confezionano gessi correttivi per il piede e si opera il tendine d’Achille del neonato. Segue una stabilizzazione con una particolare ortesi, cioè un dispositivo medico su misura finalizzato a mantenere l’assetto corretto del piede, da portare di notte fino al primo anno di età. Così il difetto dovrebbe correggersi. Se il piede torto viene riconosciuto tardivamente, invece, sono necessarie delle correzioni chirurgiche più complesse.
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Ultimo aggiornamento: 5 dicembre 2011
