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Angioma: scopri cos’è e in quali casi si asporta

Sembra un neo ma il colore è rosso rubino. Compare sulla pelle, anche in giovane età, ma non è, nella maggior parte dei casi, pericoloso per la salute. Ecco come tenerlo sotto controllo

Sembra un neo ma il colore è rosso rubino. Compare sulla pelle anche in giovane età ma non è, nella maggior parte dei casi, pericoloso per la salute. Stiamo parlando dell’angioma, una formazione derivante da dilatazioni sottocutanee dei vasi capillari, che causano rigonfiamenti colmi di sangue, divenendo così visibili in superficie. Ecco tutto ciò che c’è da sapere.

L’angioma è una macchiolina cutanea innocua

Di colore rosso o violaceo, gli angiomi sono delle formazioni benigne e innocue che si dividono in:

Gruppo San Donato

  • tipo congenito, quindi già presenti alla nascita;
  • tipo acquisito, quando compaiono in età adulta.

Le cause dell’insorgenza dell’angioma

Alla sua insorgenza da adulti concorrono diversi fattori:

  • esposizione al sole senza protezione;
  • disordini ormonali;
  • assunzione eccessiva di alcol;
  • vizio del fumo.

Di solito scompare spontaneamente ma c’è chi desidera rimuoverlo per una questione estetica. Altre volte ancora bisogna asportarlo perché potrebbe, ingrandendosi, danneggiare alcuni organi interni.

Spesso compaiono anche nei neonati

Ci sono dei tipi di angiomi cosiddetti immaturi, chiamati comunemente “voglie”, che si riscontrano nel 10% dei neonati. Si presentano con dei puntini superficiali oppure localizzati nel sottocute e possono essere a volte anche molto estesi. Nella maggior parte dei casi regrediscono spontaneamente senza lasciare segni né cicatrici.

La macchia può presentarsi con spessore e rigonfiamenti

Prende il nome di angioma profondo o cavernoso quello che cresce nello spessore della cute e in profondità provocando un rigonfiamento superficiale color rosso o, se molto profondo, color carne. Generalmente queste formazioni si sviluppano sulla testa o sul collo.

Può comparire anche negli organi, non solo sulla pelle

C’è un tipo di angioma, chiamato piano, che si presenta in qualunque parte del corpo o del volto sotto forma di macchia rossa, piatta e di dimensioni varie. La particolarità è che la formazione può comparire anche negli organi interni, per esempio sul fegato, sul cervello, sull’intestino ma anche sulle vertebre; nella maggior parte dei casi, si tratta di malformazioni di tipo benigno.

Le macchie hanno forme irregolari e colori diversi

Ne esistono di tanti tipi e forme diversi: l’angioma tuberoso, per esempio, si presenta con una macchia di forma irregolare di colore rosso scuro tendente al blu, quello stellato ha l’aspetto di una papula centrale di colore rosso da cui si estende una reticola di capillari simile a una ragnatela.

Quando è necessaria l’asportazione dell’angioma

Nella maggior parte dei casi si tratta di tumori benigni e asintomatici ma l’asportazione dell’angioma si rende necessaria quando esso si sviluppa in un punto in cui disturba l’organo vicino (per esempio, nell’orbita oculare, nel padiglione auricolare o all’interno del naso) o in quei pochi casi in cui non regredisce spontaneamente. L’angioma si può rimuovere anche quando diventa un problema dal punto di vista estetico o perché localizzato in posizioni dove lo sfregamento può determinare la rottura dei vasi sanguigni presentando, quindi, il rischio di emorragia.

Le tecniche di rimozione sono sicure ed efficaci

Le tecniche utilizzate sono l’asportazione chirurgica quando l’angioma crea problemi funzionali (occhi, labbro, orecchio). C’è poi il laser vascolare, un trattamento medico molto efficace e sicuro, che avviene in due sedute a distanza di 15-20 giorni l’uno dall’altro. Lo specialista che utilizza il laser vascolare è sempre un medico specializzato nell’utilizzo della laserterapia.

Il periodo migliore l’asportazione è l’inverno

Il periodo migliore per rimuovere l’angioma è l’inverno perché, prima di sottoporsi alla laserterapia, è assolutamente sconsigliata l’esposizione al sole: è buona regola evitare anche farmaci e sostanze fotosensibilizzanti prima del trattamento.

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Simona Cortopassi

Classe 1980, è una giornalista iscritta all’Ordine regionale della Lombardia. Toscana d’origine, vive a Milano e collabora per testate nazionali, cartacee e web, scrivendo in particolare di salute e alimentazione. Ha un blog dedicato al mondo del sonno (www.thegoodnighter.com) che ha il fine di portare consapevolezza sull’insonnia.
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