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L’intestino è il nostro secondo cervello: come prendersene cura?

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La rubrica OK Salute e Benessere, condotta dalla giornalista Chiara Caretoni, va in onda tutti i giorni alle ore 11 sul Circuito Nazionale Radiofonico (CNR) e su Radio LatteMiele. Per entrare in contatto con la redazione radiofonica scrivi a: radio@ok-salute.it.

Quando la flora batterica non è in equilibrio ne subiamo le conseguenze: alcuni sintomi sono più evidenti, altri sono un po’ più subdoli e non riguardano direttamente l’intestino. Ce ne parla Mariangela Rondanelli, professore associato in Scienze tecniche dietetiche applicate all’Università degli Studi di Pavia.

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Microbiota fuori forma: come saperlo?

Il nostro intestino deve essere mantenuto in eubiosi, ovvero uno stato di controllo e sinergia positiva tra i microrganismi buoni e quelli meno buoni. Quando questa situazione va in crisi, andiamo in quella realtà che viene definita di disbiosi: i sintomi intestinali sono quelli più classici dal gonfiore al dolore, passando per sintomi generalizzati che riguardano il tono dell’umore. Consideriamo che il 50% della dopamina e della serotonina, che sono due neurotrasmettitori fondamentali per il nostro tono dell’umore, sono secreti proprio a livello intestinale. Per questo motivo in una situazione di disbiosi possiamo avere alterazioni non sono fisiche, ma anche di tipo psicologico.

Alla ricerca dei probiotici: attenzione alle etichette sui prodotti

Dobbiamo imparare a leggere l’etichetta, che di fatto rappresenta la carta d’identità degli integratori che andiamo ad assumere. Nel caso dei probiotici, e la letteratura scientifica è concorde, bisogna considerare come la scelta migliore un prodotto che sia multiceppo e che sia in quantità adeguate. Recenti studi hanno dimostrato come le quantità adeguate sono quelle pari a 70 miliardi, così arrivano nel nostro intestino sani e vivaci e fanno il loro lavoro.

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