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Un naso elettronico annusa l’insufficienza cardiaca

Un naso elettronico in grado di diagnosticare il "profumo" sospetto di un eventuale insufficienza cardiaca. Il singolare dispositivo è stato presentato da un team tedesco nel corso del Congresso CES 2011.

Un naso elettronico in grado di diagnosticare il “profumo” sospetto di un eventuale insufficienza cardiaca. Il singolare dispositivo è stato presentato da un team tedesco nel corso del Congresso CES 2011.

«La diagnosi precoce dello scompenso cardiaco cronico (CHF) attraverso lo screening periodico facilita l’applicazione anticipata di trattamento», ha spiegato Vasileios Kechagias della clinica universitaria di Jena. L’insufficienza cardiaca è una patologia comune, costosa, e potenzialmente letale.

Gruppo San Donato

Nei Paesi sviluppati circa il 2 per cento degli adulti soffre di insufficienza cardiaca, ma in quelli di età superiore ai 65 anni questo dato aumenta fino al 6-10 per cento. Soprattutto a causa dei costi di ospedalizzazione, essa è causa di un notevole aumento della spesa sanitaria. Anche se alcune persone riescono a sopravvivere per molti anni, la malattia è progressiva ed è associata a un aumento della mortalità generale e della morbilità.

«Abbiamo condotto uno screening giornaliero su pazienti con diversi gradi di insufficienza cardiaca», ha detto Kechagias. In particolare sono stati raccolti i parametri di laboratorio rilevanti per scompenso cardiaco (BNP, minerali, creatinina, analisi dei gas del sangue) ed è stata eseguita una valutazione clinica di insufficienza cardiaca in base ai parametri disponibili (storia clinica, di laboratorio, ecocardiografia, test da sforzo e stress).

L’assegnazione dei pazienti ai diversi gruppi (senza insufficienza cardiaca, insufficienza cardiaca moderata, insufficienza cardiaca scompensata) è stata eseguita da medici ignari dei valori misurati attraverso il naso elettronico. Il naso elettronico consiste in una serie di tre pellicole di metallo di ossido basata su gas sensori con elementi di riscaldamento.

Ogni sensore ha una sensibilità leggermente diversa per diversi tipi di odorizzante molecolare. Le interazioni tra le molecole e il sensore sono causate da reazioni con l’ossigeno presente sulla superficie del sensore riscaldato, determinando cosi’ una variazione delle concentrazioni di portatori di carica liberi e quindi ad un cambiamento di conducibilità nello strato di ossido di metallo.

I componenti di odore sono divisi da una analisi statistica in due componenti principali. L’acquisizione dei dati e’ stata possibile in tutti i pazienti. I pazienti con insufficienza cardiaca scompensata sono stati riconosciuti dal naso elettronico e quindi separati dai pazienti con insufficienza cardiaca compensata nell’89 per cento dei casi, così come è stato molto elevato il tasso di sensibilita’ ai pazienti senza insufficienza cardiaca (gruppo di controllo).

«Il nostro obiettivo primario – ha concluso Kechagias – è quello di creare e stabilire il metodo possibilmente meno invasivo per contribuire a fare uno screening rapidamente sulle persone con scompenso cardiaco cronico».

Fonte Agi

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