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Radioterapia rivoluzionaria al Don Calabria di Negrar

È l'unico centro in Italia. Il numero delle radioterapie diminuiscono drasticamente e sono anche più precise

Una radioterapia rivoluzionaria capace di ridurre drasticamente il numero delle sedute e di essere anche più precisa contro il tumore. Con questo nuovo sistema i medici del dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata all’IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar, in provincia di Verona, hanno trattato:

  • tumori alla prostata,
  • metastasi linfonodali, ossee in pelvi e addominali,
  • tumori che colpiscono il distretto toracico e quello cerebrale.

Radioterapia rivoluzionaria: per ora è l’unico centro che ha questo macchinario 

Questo Istituto di Ricerca e Cura è l’unico in Italia e tra le 20 strutture al mondo a disporre di questo dispositivo. Il macchinario si chiama MrLinac Unity e si compone di un acceleratore lineare e di una risonanza magnetica ad alto campo. La precisione è garantita dal fatto che l’oncologo ha a disposizione immagini di altissima qualità e definizione. In questo modo lo specialista può individuare la sede esatta del tumore, riuscendo a colpire solo le cellule tumorali e non anche quelle sane. In più grazie all’alta precisione si possono usare dosi di radiazioni molto alte. Così si riducono di molto il numero delle sedute e gli effetti collaterali, che pesano sulla qualità della vita dei pazienti.

Gruppo San Donato

Radioterapia rivoluzionaria: diminuiscono sedute ed effetti collaterali 

Gli studi pubblicati su tre importanti riviste scientifiche confermano come questo trattamento, oltre a essere più breve e preciso, è tollerato molto bene anche dai pazienti più fragili, come gli anziani o chi ha anche altre malattie. Con la radioterapia tradizionale invece il medico si trovava costretto a “sparare” le radiazioni in un’area più vasta del nostro corpo. Per questo motivo le dosi erano minori, per non rovinare in modo eccessivo i tessuti sani circostanti.

Finora i medici non hanno segnalato effetti indesiderati gravi nei pazienti trattati con questo macchinari. I vantaggi al contrario sono enormi. Una media di appena 5 appuntamenti permette di ottenere risultati brillanti. Generalmente per gli stessi esiti sono necessarie anche quaranta sedute.

Il parere dell’esperto 

«L’utilizzo delle immagini ad alta risoluzione della risonanza magnetica prima e durante ogni seduta permette di indirizzare con precisione millimetrica alte dosi di radiazione tali da neutralizzare le cellule tumorali». Filippo Alongi è direttore del dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata del Negrar e professore della facoltà di medicina all’Università di Brescia. «Riusciamo così a proporre – continua Alongi –  protocolli di trattamento con minor numero di sedute rispetto alla radioterapia convenzionale. Il rivoluzionario macchinario consente di adattare in tempo reale i fasci di radiazioni nel corso della stessa seduta, in base alla posizione del bersaglio tumorale che muta a causa del movimento naturale degli organi, come ad esempio la prostata. Vengono così superati i limiti della radioterapia tradizionale in cui il piano di cura viene deciso il ‘giorno zero’ e rimane sempre uguale».

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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