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Ti prendi cura di una persona con tumore? Racconta la tua storia

Uomini, tra cui padri, partner, amici, fratelli o figli, che vivono al fianco di donne che affrontano una malattia e sono testimoni del loro coraggio e della loro forza. Sono le storie di #afiancodelcoraggio, il Premio letterario ideato e promosso da Roche con l’intento di dare sostegno e valore ai caregiver maschili che accompagnano una donna nel percorso di cura.

Sei vicino a una persona con tumore? Racconta la tua storia

La sesta edizione di #afiancodelcoraggio continuerà a dare voce agli uomini che si prendono cura di una donna con tumore, invitati a condividere la loro storia attraverso il sito www.afiancodelcoraggio.it entro il 15 marzo 2023. A seguito la giuria farà una preselezione delle 10 storie semifinaliste. Dal 12 aprile al 12 maggio 2023 accedendo al sito il pubblico potrà esprimere la propria preferenza attribuendo un like a una storia. I tre racconti che avranno raccolto il maggior numero di like accederanno alla finale da cui uscirà la storia vincitrice.

Gruppo San Donato

Il vincitore della quinta edizione è stato Maurizio Porcu, autore del racconto Mi sembra di stare in nave. Dal suo racconto è tratto lo spot “Un bagaglio leggero”, che andrà in onda nei circuiti cinematografici partner e sulle reti Mediaset. «Affrontare una diagnosi di cancro in famiglia è come intraprendere un viaggio. Un viaggio a volte lungo, sempre faticoso, doloroso ma anche pieno di speranza quando, ad affrontarlo, il malato non è da solo ma insieme ai propri cari, alla propria famiglia e in particolare quando ad ammalarsi è un figlio o una figlia in tenera età» afferma Elisabetta Iannelli, Segretario Generale FAVO – Federazione italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia. «Il progetto #afiancodelcoraggio di Roche ci ricorda ancora una volta il ruolo prezioso e insostituibile del caregiver che vive anche una sofferenza personale nell’assistere, a volte vivendo una dolorosa sensazione di impotenza, e sostenere la persona cara. Il caregiver è talmente coinvolto nella sua insostituibile opera di assistenza al malato di tumore che spesso arriva a trascurare la propria salute, i propri interessi, il proprio lavoro, le amicizie».

Nell’immaginario comune gli uomini non sono in grado di fare i caregiver

«Sappiamo bene quanto sia importante per un paziente colpito da un tumore avere accanto una persona cara che l’accompagni nel lungo e faticoso percorso di cura che in molti casi, come accade per alcune forme di tumore del sangue, si cronicizza» commenta Emanuela Zocaro, Responsabile Ufficio Stampa AIL – Associazione italiana contro le leucemie.

«La figura maschile che affianca la donna ammalata, il caregiver che può essere il padre, il marito, il compagno, il fratello e il figlio rivestono un immenso valore e significato, un bene prezioso insostituibile tanto più che nel comune sentire gli uomini sono avvertiti come non in grado di accudire e assistere una paziente con tumore, figure di secondo piano, sempre dietro le quinte nei momenti più difficili. Non è così. #afiancodelcoraggio ci racconta realtà diverse, scritte in prima persona dagli uomini più vicini alla donna sofferente. L’iniziativa premia a ragione gli uomini coraggiosi, a significare la piena condivisione di questi ultimi alle paure e alla speranza che segna la propria vita e quella della donna con tumore».

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